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Repubblica-Scuola, la Moratti non si ferma. Partono gli scioperi

Nonostante la bocciatura del Cnpi, il ministro comincia con 200 istituti. La Gilda: blocco il 14 ottobre "Sperimentazione dal 20" Scuola, la Moratti non si ferma. Partono gli scioperi MARIO...

11/09/2002
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la Repubblica

Nonostante la bocciatura del Cnpi, il ministro comincia con 200 istituti. La Gilda: blocco il 14 ottobre
"Sperimentazione dal 20"
Scuola, la Moratti non si ferma. Partono gli scioperi

MARIO REGGIO

ROMA - Sciopero generale della scuola il prossimo 14 ottobre. L'apertura delle ostilità è stata lanciata dalla Gilda. Sempre a ottobre, ma la data non è stata ancora decisa, sciopero generale annunciato dalla Cgil, che potrebbe vedere in piazza anche i Cobas e il sindacalismo di base. Mobilitati anche gli studenti: dopo l'Uds sono scesi in campo anche i giovani di Studenti.net. Ieri pomeriggio, intanto, il Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione ha bocciato la bozza di decreto della Moratti sulla sperimentazione, o come sostiene lo Snals, "il Cnpi ha evidenziato una serie di problemi che il ministro sembra aver recepito". Al termine dell'incontro la Moratti ha annunciato che la sperimentazione partirà in 200 scuole entro il 20 settembre. Quindi, malgrado le critiche, il ministro sembra voler tirare dritto per la sua strada.
Eppure la risposta del Cnpi, approvata all'unanimità, suona come una secca bocciatura. In sintesi: sarebbe opportuno far slittare la sperimentazione di anno, in caso contrario il ministro deve chiarire i tempi, le risorse economiche, spiegare gli aspetti pedagogici, didattici e formativi, rendere possibile una sperimentazione flessibile, aperta ed anche parziale. Ora, anche i più disponibili al dialogo, attendono il testo del decreto che dovebbe essere firmato nei prossimi giorni. "Con il voto del Cnpi si esprime un giudizio molto critico - commenta Enrico Panini della Cgil - l'eventuale mantenimento della sperimentazione non potrà che comportare rilevanti modifiche alla bozza del ministero". Critico anche Massimo Di Menna, segretario della Uil scuola: "I rilievi del Cnpi evidenziano i limiti della proposta Moratti che non garantisce il necessario coinvolgimento degli insegnanti. Verificheremo il nuovo testo del decreto".
Torniamo agli scioperi. La Gilda ha deciso di rompere gli indugi, "perché ha preso atto dello stato di profondo scontento esistente tra gli insegnanti - dichiara il segretario nazionale Alessandro Ameli - il contratto è scaduto da nove mesi e la trattativa non è iniziata, le promesse del governo per la valorizzazione dei docenti sono prive di copertura finanziaria. A questo si aggiunge lo sconcerto provocato dagli annunci di estemporanee e improvvisate sperimentazioni". Sul piede di guerra anche i Cobas: "Il parere negativo del Cnpi è una buona cosa perché nel mondo della scuola l'opposizione contro la riforma e la sperimentazione è fortissima - afferma il portavoce Piero Bernocchi - anche noi scenderemo in piazza ad ottobre assieme al sindacalismo di base e speriamo in una convergenza d'obiettivi con la Cgil". Ed è guerra di "numeri" sullo sciopero di un'ora indetto ieri dai confederali della scuola in Lombardia. Il ministero annuncia che l'adesione è stata tra il 4 ed il 10 per cento. I confederali replicano: "lo sciopero coinvolgeva solo insegnanti e non docenti in servizio nella prima ora, mentre loro hanno fatto i conti in base al totale del personale in servizio durante l'intera giornata. Confermiamo che la media delle adesioni è stata del 50 per cento".


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