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Repubblica-Roma-Precari, edilizia, cattedre povera scuola pubblica

L'ASSESSORE PROVINCIALE Daniela Monteforte: sconto per i ricchi "Precari, edilizia, cattedre povera scuola pubblica" Sottrae fondi alla ricerca, alla didattica, alle au...

08/09/2003
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la Repubblica

L'ASSESSORE PROVINCIALE
Daniela Monteforte: sconto per i ricchi
"Precari, edilizia, cattedre povera scuola pubblica"
Sottrae fondi alla ricerca, alla didattica, alle aule e alla formazione dei docenti


"Continua il processo di impoverimento della scuola pubblica. Dopo i tagli della finanziaria, la riduzione delle cattedre, la mancanza di insegnanti di sostegno, la non considerazione dei precari, l'assenza di risorse adeguate per l'edilizia scolastica, sulla scuola pubblica italiana, luogo di formazione delle giovani generazioni, patrimonio di cultura della società italiana, si abbatte l'ennesima scure". L'assessore alla scuola della Provincia di Roma, Daniela Monteforte, non accetta il bonus per gli istituti privati concesso dal governo e lo dice chiaro.
Perché ritiene questo stanziamento non accettabile?
"Il bonus per le scuole private, concesso dal ministro Moratti indiscriminatamente a tutti, senza la minima preventiva verifica di una reale situazione di bisogno, viene contro ogni principio di equità sociale e si traduce in un inutile sconto per le fasce ad alto reddito, i principali fruitori delle scuole private, lasciando nell'abbandono tutto il resto".
Qual è il principale danno, se c'è, alla scuola pubblica?
"La concessione del bonus, che ammonta a ben 30 milioni di euro all'anno sottrae risorse al settore pubblico, con conseguente impoverimento delle spese per la ricerca, per la didattica, per le aule, per la valorizzazione del ruolo degli insegnanti, per una migliore qualità della formazione, con il risultato di svilire il sistema pubblico dell'istruzione.
L'unica risposta che il governo ha saputo dare ad una scuola pubblica che è in difficoltà è quella di un credito di imposta per le private: è una scelta che va contro migliaia di genitori che vedono aumentare i costi, ridotto il tempo di scuola e che hanno consapevolezza che le risorse per l'istruzione saranno sempre meno".
La sua è anche una condanna politica?
"Certamente. Credo che quella del bonus sia solo una tappa nel progetto di demolizione della scuola pubblica perseguito dalla destra e dal governo. E' uno schiaffo alla scuola pubblica. Grazie al decreto Moratti-Tremonti, lo Stato organizza la concorrenza a se stesso.
La cosa è tanto più grave perché contrasta con i tagli finanziari al sistema pubblico dell'istruzione e con una gestione caotica e incerta quale mai si era riscontrata nella scuola italiana".
(a.m.l.)


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