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Repubblica-Roma-Nomine dei docenti l'assalto dei precari

La lunga giornata degli aspiranti insegnati all'ex Provveditorato Nomine dei docenti l'assalto dei precari In centinaia hanno atteso l'assegnazione Stamani il sit-in davanti M...

30/07/2003
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la Repubblica

La lunga giornata degli aspiranti insegnati all'ex Provveditorato
Nomine dei docenti l'assalto dei precari
In centinaia hanno atteso l'assegnazione Stamani il sit-in davanti Montecitorio
BEATRICE RUTILONI


Insegnanti in attesa. Infinita, sfiancante e alla fine deludente. Per tutta la giornata di ieri e buona parte della serata sono andate avanti le nomine dei docenti che appartengono alla terza fascia delle graduatorie, i precari che hanno conseguito l'abilitazione con il concorso del 99.
Nella sede dell'ex provveditorato, in via Pianciani, erano centinaia le persone che tutto il giorno hanno atteso la nomina: accasciati sulle scale, buttati per terra, senza mangiare e senza sapere quando sarebbe finita. Così, tra panico, malori, rabbia e sconforto. Un bivacco durato ore. "Sono stata convocata per le 9 e 30 - racconta Mina Ruspoli, insegnante di matematica applicata - alle 15 e 30 è uscito il mio nome: l'ho spuntata con nove ore in un Istituto tecnico di Subiaco. Avrei rifiutato, l'orario è ridotto, dovrò aspettare il completamento dei presidi a settembre per completare le diciotto ore, ma una cattedra del Csa non si può rispedire al mittente. Non di questi tempi".
Lo scorso anno Mina aveva diciotto ore tutte insieme in un istituto superiore di Nettuno: un sogno. Quest'anno è andata peggio. "Il Governo continua a tagliare fondi - spiega Andrea De Cunzo, presidente del Comitato insegnanti precari che si è costituito a Roma nel 96 - i precari devono arrabattarsi come possono accumulando ore a destra e a manca. Ma il danno si riversa anche sui titolari di cattedra che si trovano a dover gestire classi sempre più numerose, anche di 38 alunni. Per non parlare della qualità dell'insegnamento".
Gli ultimi a lasciare le stanze di via Pianciani sono stati gli insegnanti delle scuole materne ed elementari. Fino a tarda sera hanno aspettato la nomina, molti avevano il treno che li aspettava per tornare a casa Maria Fiorella Ceraudo viene dalla Calabria. "Sono partita alle 11 di lunedì - racconta la donna - pensavo di sbrigarmela in un giorno e invece ci hanno appena avvertito che probabilmente dovranno continuare domani (oggi ndr) perché non vogliono fare le ore piccole smistando le cattedre. Hanno ragione anche loro, ma noi non possiamo essere trattati in questo modo".
Bruno Regni insegna matematica alle elementari "non ce ne andremo senza l'assegnazione", minaccia alle otto di sera, quando sono ancora centinaia le persone che aspettano di conoscere cosa sarà di loro da settembre. E Fabiola Buttafava "quest'anno è peggio del solito". Colpa delle graduatorie da rifare, meno diciotto punti ai precari storici. Prima aggiunti, vinti con un ricorso al Tar lo scorso anno e poi sottratti, qualche giorno fa con provvedimento contrario. Per questo e per altri motivi, uno per tutti la mancanza delle immissioni in ruolo che si trascina da anni, questa mattina ci sarà un sit in a Montecitorio mentre il calvario delle nomine continuerà.


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