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Repubblica-Ora la Moratti ritiri la riforma

REAZIONI Opposizione all'attacco. Ma il ministro replica: "D'accordo col Quirinale" "Ora la Moratti ritiri la riforma" Nuove proteste in arrivo. Slitta la firma sul decreto per il via alla spe...

19/09/2002
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la Repubblica

REAZIONI
Opposizione all'attacco. Ma il ministro replica: "D'accordo col Quirinale"
"Ora la Moratti ritiri la riforma"

Nuove proteste in arrivo. Slitta la firma sul decreto per il via alla sperimentazione
Diessini, popolari e comunisti si schierano subito col Colle e accusano il governo
MARIO REGGIO

ROMA - "Grazie presidente Ciampi". Il centrosinistra non perde la ghiotta occasione dell'invito del Presidente della Repubblica per polemizzare con il ministro Moratti. E chiede il ritiro della proposta di legge di riforma della scuola che dovrebbe approdare all'aula di Palazzo Madama la prossima settimana. "Nelle sue parole ci rispecchiamo pienamente - dichiarano la popolare Albertina Soliani e diessina Maria Chiara Acciarini, capigruppo in commissione Istruzione al Senato - potenziare e difendere la scuola pubblica è uno dei pilastri su cui fondare una scuola moderna che l'Ulivo vuole più forte, ma che il governo non considera tra le priorità".
Marco Rizzo, capogruppo dei Comunisti italiani alla Camera rincara la dose: "Dopo le parole di Ciampi il governo deve ritirare il progetto di controriforma della Moratti. La verità è che il centrodestra mira ad aiutare le scuole private, confessionali e aziendali ed ha ben poco interesse a riqualificare quella pubblica".
Solo in serata, fonti ministeriali diffondono in breve comunicato: "Piena condivisione da parte del ministro Moratti degli obiettivi e delle parole del Presidente Ciampi". Intanto l'Unione degli studenti annuncia un autunno "pieno di proteste". E i Cobas si preparano alla mobilitazione: "Bocciatura della riforma Moratti, un contratto che dia agli insegnanti e ai non docenti uno stipendio europeo - afferma il portavoce Piero Bernocchi - il ritiro del decreto sulla sperimentazione. Ecco perché chiamiamo allo sciopero generale della scuola per il 18 ottobre". Un decreto che, malgrado l'annuncio della Moratti, non è stato ancora firmato. "Una sperimentazione senza capo né coda - commenta il segretario della Cgil Enrico Panini - che serve a coprire il grave buco di una legge della scuola, approvata due anni fa e mai applicata".


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