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Repubblica-Napoli-Sostegno caos, un'altra grana: prof in rivolta

IL CASO Presentato un esposto Sostegno caos, un'altra grana: prof in rivolta In arrivo la scure del ministero: in vista nuovi tagli ...

27/08/2003
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la Repubblica

IL CASO
Presentato un esposto
Sostegno caos, un'altra grana: prof in rivolta
In arrivo la scure del ministero: in vista nuovi tagli


Al 15esimo anno di servizio Roberta Tardi ha deciso di capeggiare la "rivolta" dei prof di sostegno. "Da 5 anni lavoro all'Ipia di Portici, in seguito all'aumento del numero degli handicappati il mio istituto ha richiesto per il nuovo anno 9 cattedre che il Csa pare abbia ignorato. Sa quante ne ha date? Mezza...Così a noi precari storici ci danno le briciole e, sorpresa, dopo qualche giorno escono le cattedre. Per gli ultimi arrivati". Come l'Ipia, l'istituto Meucci o l'Ipssar di Vico Equense, stessa musica.
Risultato: questa mattina oltre 50 docenti dell'area umanistica della classe di concorso AD02 consegneranno al direttore generale Alberto Bottino un esposto in cui dichiarano di "accettare con riserva le nomine" in altri istituti in attesa di una ulteriore convocazione (prevista dal Csa il 30 agosto alle 12). E dicono di fare sul serio. "Valuteremo eventuali azioni legali - minaccia la Tardi - , chi ha esperienza da vendere in questo settore così difficile non può essere scavalcato per inettitudine di qualche dirigente scolastico" .
"Non v'è dubbio che siamo in presenza di incidenti macroscopici - spiega il dirigente del Csa Luciano Chiappetta. Si tratta di errori di comunicazione, dei precari o del gruppo di lavoro della scuola in questione" . Area depressa, quella del sostegno. I precari si sentono abbandonati. Sotto accusa anche i rappresentanti sindacali. "Dove sono, perché qui non tutelano i nostri diritti?", grida Paola. Maria Paola Giugliano, 15 anni di "pathos" alle spalle, racconta. "Ci danno spezzoni di cattedra, ci toglieranno presto anche quelli. Il destino del sostegno? Eccolo. Lo scorso anno mi hanno dato un mese di supplenza per seguire una bambina anoressica. Che con me riprese a nutrirsi. "Se mi abbandoni non mangio più", mi disse. Io sono dovuta andare, di lei non ho saputo più nulla" . L'aria di rassegnazione si legge sui volti dei docenti come dei genitori, cemento armato della task force costruita attorno agli alunni "diversamente abili". Cominciò a scricchiolare lo scorso anno quando il taglio di 3300 posti in deroga in tutta la regione fu scongiurato solo grazie ad una massiccia reazione del mondo della scuola (e della stampa). Oggi in tanti sentono aria di sconfitta anticipata. "Quest'anno ce ne siamo usciti per il rotto della cuffia ma - avverte Franco Buccino (Cgil), sui posti di sostegno la scure arriverà presto: il ministero, appare chiaro, con il nuovo decreto che andrà ad approvare non metterà più limiti ai tagli".
(ferruccio fabrizio)


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