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Repubblica-Napoli-Precari, toto-nomine per duecento

Scuola, ancora disagi: 4100 docenti già in servizio, ma bisogna correggere gli errori negli incarichi di supplenza Precari, toto-nomine per duecento Nuova convocazione per le cattedre f...

02/09/2003
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la Repubblica

Scuola, ancora disagi: 4100 docenti già in servizio, ma bisogna correggere gli errori negli incarichi di supplenza
Precari, toto-nomine per duecento
Nuova convocazione per le cattedre fantasma, accuse dei sindacati
Il direttore Bottino: "La colpa è degli Lsu che hanno occupato i nostri uffici a luglio"
Tassella (Gilda): "Un'odissea". La Cgil: "Vogliono risparmiare sui prof e creano caos"
CARLOTTA MISMETTI CAPUA


Da ieri 4100 insegnanti supplenti sono tornati a scuola. Anche a quella sbagliata, come i quaranta precari nominati insieme agli altri nei giorni scorsi, ma rimasti senza una vera cattedra. Saranno loro, quaranta precari in cerca di cattedra, a determinare il balletto dei posti nelle scuole che da oggi fino alla fine della settimana impegnerà nuovamente gli uffici dell'ex Provveditorato. Inoltre, poiché questi incolpevoli insegnanti hanno, come gli altri, diritto alla prima scelta, le carte si rimescoleranno per duecento docenti. "È giusto che scelgano come fosse il primo giorno", spiega il dirigente scolastico regionale Alberto Bottino, "e non c'è da preoccuparsi dei disagi, in una settimana finiamo tutto". La tempistica ministeriale, dell'efficientista Letizia Moratti parlava, in verità, del 31 luglio: "Le quattro province campane hanno fatto le nomine nei tempi giusti, solo a Napoli ci sono stati dei ritardi: la colpa è degli Lsu che a luglio hanno occupato gli uffici e paralizzato il nostro lavoro", si giustifica Bottino. "Praticamente, tornati dalle ferie, abbiamo effettuato 6600 nomine in una settimana, abbiamo fatto mezzanotte tutte le sere, di più non era umanamente possibile". Al direttore Bottino quaranta precari - "diseredati" come li chiama lui - paiono poca cosa rispetto alle 7mila assegnazioni complessive. È pur vero che grande parte dei disagi è dovuto a diatribe di natura "economica" tra scuole e amministrazione centrale: meno laboratori, meno corsi di computer, meno insegnanti di sostegno. La pensa così la Cgil, che spiega: "La Finanziaria ha tagliato molti posti, soprattutto per i supplenti che sono l'anello debole della catena. Il risparmio crea una guerra tra precari, e come sempre regna il caos nell'amministrativo", spiega Franco Buccino. "Un caso esemplare sono le materie letterarie nelle scuole superiori, dove l'amministrazione si è resa conto che deve annullare le nomine che ha fatto. I toni trionfalistici del direttore Bottino non li capiamo: non mi pare che la macchina sia perfetta. La verità è che hanno tagliato i posti, le scuole si troveranno con meno risorse e meno attività. La prima cosa che taglieranno è il tempo pieno, come faranno le famiglie?". Protestano del ritardo nelle nomine anche i sindacati autonomi. Libero Tassella, della Gilda di Napoli: "È appena iniziato il carosello dei supplenti costretti a peregrinare di scuola in scuola, da una cattedra fantasma all'altra. Malgrado le parole rassicuranti - aggiunge Tassella - si sono verificate le solite disfunzioni e in pratica si è ripetuto il copione di ogni anno: caos, superficialità e improvvisazione degli impiegati addetti alle operazioni".


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