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Repubblica-Napoli-Precari, il giallo delle cattedre e la polizia va al Fortunato

Controlli di ordine pubblico nell'istituto-polo, protesta per gli insegnamenti scomparsi Precari, il giallo delle cattedre e la polizia va al Fortunato Presentati venti ricorsi. ...

27/08/2003
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la Repubblica

Controlli di ordine pubblico nell'istituto-polo, protesta per gli insegnamenti scomparsi
Precari, il giallo delle cattedre e la polizia va al Fortunato
Presentati venti ricorsi. E si profila una nuova incognita: un disegno di legge firmato dal ministro Moratti per reclutare il personale
GIANTOMASO DE MATTEIS


"Usque tandem, Catilina, abutere patientia nostra", sentenzia il preside del "Fortunato". Ovvero, non abusate della nostra pazienza. Lo dice per frenare la ressa e le proteste ai tavoli della commissione. Ma scivola sul verbo, sbagliando, e gli aspiranti prof (di latino) lo correggono. Gelo, da parte sua. Gomitate e risate di rivincita dai bivacchi dei precari. Tanto per svelenire la rabbia. E alimentarsi di un'altra buona dose di pazienza, per loro. "Non capisco chi ne deve avere di più", sbotta Antonio. Perché, lunedì le operazioni sono durate fino alle 11 di sera. E ascoltate che accade nel secondo giorno dei seimila incarichi da assegnare a Napoli e provincia. E come la riffa cominci ormai a innescare l'effetto moltiplicatore. Del caos, ovviamente. Dunque, al "Cavalcanti" ci sono sei cattedre di diritto e due di fatto. Fuori dai tecnicismi: le prime sei sono da coprire fino ad agosto, le altre fino al 30 giugno. Ma inutile dilungarsi sulle spiegazioni. Tanto le cattedre non ci sono. Lo comunica la vicepreside: "Siamo sconcertati". Poi aggiunge: "Per essere precisi ce ne sono appena due". Al liceo classico-scientifico di Casoria sono disponibili tre cattedre. L'assegnazione è avvincente, la scuola "buona e sicura". I precari firmano. Ma le disponibilità sono solo sulla carta. C'è una supplenza a 20 ore, in italiano e latino: la "paziente" Dora, sui trent'anni, firma per un A051 in italiano e latino, destinazione l'istituto magistrale "Serao" a Sant'Anastasia. Si mette in autobus e raggiunge l'istituto. Inutilmente. Chi l'ha vista quella cattedra? Non la ricevono neppure. "Mi dispiace, ma il preside non c'è". Per non parlare di Ciro che accetta una supplenza da seconda fascia, ma se la trova occupata da un candidato della terza "riservista". Ognuna di queste storie è una beffa. Ma anche un'ingiustizia che diventa ricorso ed entra in un protocollo. E si aggiunge, a meno che non sei veloce e trovi il funzionario del Csa gentile, nell'imbuto delle prossime convocazioni. Il 30 agosto. Dove si ricomincia daccapo. "Le pare normale?", si chiede Ilaria, precaria da 15. Anche perché intanto hai perso i tuoi diritti.
Tanta è la rabbia che ieri al "Fortunato" è intervenuta la polizia. Per carità, nessun incidente. Solo prevenzione, gestione ordinaria di ordine pubblico. Anche se alle 9 e 30 c'è stato un assalto vero e proprio. A metà giornata già si contavano una ventina di ricorsi. Altrettanti venivano sistemati su una scrivania del "Ferraris" per le supplenze in Lettere e in Scienze matematiche. La beffa, e i precari la sanno classificare, ha una diversa tipologia. Spiega Assuntina Nunziata, rappresentante della Cgil, addetta alle operazioni supplenze al "Ferraris": "Ci sono le cattedre fantasma e quelle missing. Non ci si faccia tradire dalla parola, scomparse. Perché qui invece le disponibilità ci sono, ma le convocazioni sono inferiori. Esempio: ci sono 30 supplenze in fisica ma i candidati in graduatoria sono la metà". Succede al "Ferraris". Come accade che ci sono 85 cattedre in Scienze ma sono convocate appena 35 aspiranti prof. Pronta la spiegazione: "C'è sempre qualche preside che le nasconde per poi attribuirle in seguito a chi vuole lui". Altro mistero. Lo rivela Rosaria: "In Costiera Sorrentina non c'è più una supplenza di sostegno. Che succede? Improvvisamente non ci sono più portatori di handicap?". Notizia del giorno. Si comincia ad acuire la "guerra tra poveri". Quella tra specializzati "sissini" che grazie alla sentenza del Tar Lazio hanno potuto godere quest'anno di 30 punti contro i 18 dei "precari storici". La vicenda, oltre al ricalcolo delle posizioni e i tempi allungati, è ora al vaglio del Consiglio di Stato. Che potrebbe rimescolare le carte. L'altra guerra può andare in scena oggi, all'Ipia di Miano, dove iniziano le nomine dei collaboratori scolastici contro una fetta di lsu a cui è stato promesso una sistemazione nella stessa fascia di supplenze Ata. "La scuola pubblica naviga nella totale incertezza", dice Raffaele Ruggero della Cgil. Anzi, è già nella tempesta, rincara Luciano Lijoi, della segreteria nazionale. Perché oltre all'attuale confusione stanno per arrivare altre regole per reclutare i docenti. E visto che la Campania ha il picco più alto di prof in lista d'attesa, ben 64.514, parlare di incertezza è poco: "Non si sa se quello della Moratti è un disegno di legge o un decreto. Il contenuto è top secret. Ma dice tutto sullo stato di salute della nostra scuola".


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