Repubblica-Napoli-Parte la riforma Moratti "Per noi è roba già vecchia"

Parte la riforma Moratti "Per noi è roba già vecchia"
Bottino direttore, la Dominici in Umbria
Buccino (Cgil): "Già c'era l'autonomia". La Buffardi: "A rischio il rapporto con i genitori"
FERRUCCIO FABRIZIO

La sua nomina era diventata come il segreto di Pulcinella. Dopo infinite indiscrezioni Alberto Bottino ha finalmente firmato in viale Trastevere e dall'8 ottobre prossimo sarà il nuovo direttore scolastico della Campania. Anna Maria Dominici andrà invece a dirigere l'Ufficio scolastico dell'Umbria. Aspettando l'esordio di Bottino, non è stato proprio incoraggiante quello dei 16 dirigenti scolastici chiamati ad avviare l'anticipo della riforma ministeriale: non hanno ancora ricevuto comunicazioni ufficiali. "Una pura formalità '#8211; precisano '#8211;, è certo però che l'abbiamo appreso dai giornali". Poco male, il segreto, quasi istruttorio, con cui il dicastero all'Istruzione ha condotto l'operazione-sperimentazione per tutta l'estate è ora svelato: gli istituti selezionati avevano in realtà da tempo le carte in regola. Difficile trovarli spiazzati. Come sostiene Concettina Iadanza, preside del 1° Circolo di Benevento. "Qui siamo ben più avanti del ministero: l'Inglese, previsto dalla sperimentazione alle elementari, lo insegniamo dal '97 e sull'informatica siamo precursori. Ora siamo in grado di seguire i bambini con piani di studio personalizzati, la vera sfida della riforma". Maria Chiara Conti, a capo del 1° Circolo di Forio d'Ischia (1100 alunni, 30 bambini che anticipano l'ingresso a scuola) è entusiasta. "Partiamo questa settimana. Ci eravamo già preparati da agosto, avevamo tutti i requisiti: un computer in ogni aula, per esempio. Ischia, può almeno uscire così dall'isolamento".
"E' vero, nessuno ci ha ancora comunicato nulla '#8211; afferma Luigi Arionte, dirigente del "Raffaello Sanzio", periferia di Napoli. Però siamo contenti, il nostro quartiere ha molti problemi sociali ma grande dignità. La Moratti è stata chiara e noi non dobbiamo fare altro che riorganizzare la scuola. Per fortuna non sono state riaperte le iscrizioni". Maestro prevalente, laboratori di informatica, lingua inglese, l'ingresso anticipato a 2 anni e mezzo e 5 anni e mezzo: ora toccherà ai bambini dare risposte. "La loro reazione è per noi un'incognita" ammette Arionte.
Per Camillo Marino preside del "De Amicis" di Battipaglia "la vera riforma è nella scuola materna, almeno nel salernitano dove gli asili nido sono quasi inesistenti e i genitori sono ben lieti di inserire in anticipo i bambini di due anni e mezzo a scuola. Per le elementari la riforma non ha valore: che senso hanno classi con solo 3-4 alunni di 5 anni e mezzo?"
Un'incognita questa sperimentazione. Franco Buccino, segretario provinciale Cgil e (preside) non la digerisce. "Di ministeriale non ha nulla, del resto già l'autonomia scolastica assegna alla scuole gli strumenti per avviarla". "Metterà a rischio il rapporto tra scuola e famiglie '#8211; accusa l'assessore regionale all'Istruzione Adriana Buffardi '#8211;. L'elemento più grave è il ritorno al maestro unico, un colpo alla socializzazione tra alunni e docenti. E' altresì grave che né il ministero né il Csa ci abbiano mai informato". Per l'assessore comunale Raffaele Porta "la Moratti sta solo cercando di coprire il grave problema dei tagli annunciati alla scuola. Mi chiedo: se un'operazione a costo zero come la sperimentazione avrà successo nelle 16 scuole come si farà ad allargarla a tutte le altre, cioè anche a quelle con gravi problemi di spazio, risorse, carenze strutturali?".