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Repubblica-Napoli-Meno Moratti e più diritti" Oggi tocca agli studenti

LA MANIFESTAZIONE "Meno Moratti e più diritti" Oggi tocca agli studenti BIANCA DE FAZIO Non si è neppure spenta l'eco per la protesta dei disoccupati che già questa mattina la città...

29/10/2002
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la Repubblica

LA MANIFESTAZIONE
"Meno Moratti e più diritti" Oggi tocca agli studenti

BIANCA DE FAZIO

Non si è neppure spenta l'eco per la protesta dei disoccupati che già questa mattina la città potrebbe tornare in prima linea per il caos, seppure con motivazioni e intenzioni diverse. Tornano in piazza gli studenti al grido di "Più diritti, meno Moratti". È infatti questo lo slogan che caratterizzerà la manifestazione di oggi alla quale parteciperanno migliaia di ragazzi delle scuole superiori.
L'Unione degli studenti ha scelto anche Napoli tra le città della mobilitazione nazionale voluta per oggi, contro la politica scolastica del governo, contro i tagli alle scuole pubbliche e i paralleli finanziamenti agli istituti privati, contro, soprattutto, la riforma degli organi collegiali che taglia fuori i ragazzi dalle rappresentanze in seno ai consigli di istituto.
La manifestazione partirà alle ore 10 da piazza Mancini ed attraverserà le vie del centro fino a piazza Municipio, dove gli studenti terranno un'assemblea alla quale interverranno delegazioni delle singole scuole della città e della provincia.
"L'attacco della Moratti alla scuola pubblica - afferma l'Uds - richiede un movimento studentesco compatto, che sappia reagire e proporre ipotesi alternative ai modelli che ci vengono imposti. Troppo spesso l'istruzione è considerata una battaglia secondaria rispetto alle altre, e di scuola si parla poco, pochissimo".
"Noi vogliamo combattere", spiegano ancora gli studenti, "contro l'idea che, in fondo, la scuola va bene così com'è, o che si può aspettare prima che qualcuno se ne occupi".
Quello degli studenti è insomma anche un monito alle forze dell'opposizione, con le quali i ragazzi si sono già incontrati dieci giorni fa, il 18 ottobre, quando hanno ingrossato le fila dei lavoratori in sciopero.
"Inoltre - spiegano i ragazzi - esprimeremo il nostro rifiuto totale alle logiche di una guerra globale imposta dagli Stati Uniti e da chi oggi vuole attaccare l'Iraq e domani vorrà attaccare chissà chi altro".
Le assemblee tenutesi in questi giorni nelle scuole hanno ribadito con forza l'intento antimilitarista del movimento degli studenti che anche su questo fronte va a braccetto con le posizioni espresse da altre organizzazioni studentesche pure mobilitate contro la scuola targata Moratti.


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