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Repubblica-Milano-Controllate che i prof utilizzino tutti i testi

LE REAZIONI La preside dell'istituto Virgilio contro gli sprechi "Controllate che i prof utilizzino tutti i testi" "Se il ministero ha stabilito delle regole queste van...

28/08/2003
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la Repubblica

LE REAZIONI
La preside dell'istituto Virgilio contro gli sprechi
"Controllate che i prof utilizzino tutti i testi"
"Se il ministero ha stabilito delle regole queste vanno rispettate"
Una mamma: certi manuali vengono rivenduti senza essere stati aperti
TERESA MONESTIROLI


La preoccupazione è che "i manuali inseriti nelle liste vengano consultati solo ogni tanto, anziché essere utilizzati realmente dai professori". Il consiglio è "di segnalare alla scuola i libri che sono rimasti intonsi, o usati in minima parte, in modo da eliminarli dagli elenchi dell'anno successivo". Per Marina Franco, preside dell'ex magistrale Virgilio, scuola che oggi ospita diversi indirizzi di studio dal classico al linguistico, il problema del caro libri si riassume così: "Con tutti i soldi che vengono buttati via mi sembra che la spesa per i libri di testo sia un investimento. Sono volumi che rimangono e possono sempre venire utili. Ma c'è un limite. Bisogna che i docenti richiedano solo i testi che sanno di usare in classe. Altrimenti hanno ragione le famiglie a lamentarsi". E si lamentano. Almeno quelle che controllano. Come mamma Rita Lo Giudice, una figlia al secondo anno al liceo linguistico Manzoni: "Abbiamo a casa testi che non sono mai stati consultati. È assurdo che ci facciano spendere 20-30 euro per un libro che, l'anno dopo, rivendiamo ancora nuovo di pacca al 50% del prezzo di copertina".
Con l'avvicinarsi dell'inizio della scuola torna viva la polemica sul caro libri. E non solo per i prezzi di copertina, che in alcuni casi hanno superato i 40 euro, ma per la quantità di manuali richiesti. Nei licei della città, a quanto risulta consultando le liste compilate dai consigli di classe, il costo complessivo dei libri supera abbondantemente il limite fissato dal ministero dell'Istruzione, un tetto differenziato a seconda degli indirizzi di studi. Ad esempio, al liceo classico il massimo di spesa consentita è di 317 euro, mentre negli istituti tecnici per geometri si scende a 253. Dati pubblicati sul sito del ministero (www.istruzione.it) da prima dell'estate. Eppure, molti consigli di classe sembrano non averne tenuto conto.
Succede, appunto, al Virgilio. La preside Franco si difende così: "In realtà noi sforiamo solo del 10%, come consentito dalla circolare ministeriale. E sforiamo perché rispetto agli indirizzi tradizionali abbiamo più materie. Al classico i ragazzi studiano due lingue, diritto e scienze fin dal primo anno". Ma succede anche al liceo Manzoni, al tecnico Besta, al scientifico Volta e al Severi dove in 1D la lista dei libri al completo costa 375 euro contro i 303 stabiliti dalla Moratti. Il preside, Michele D'Elia, si rifiuta di ritoccare le liste: "Se i professori hanno scelto quei testi è perché hanno ritenuto fossero quelli più adeguati. Il calcolo del ministero è stato fatto senza tenere conto dei prezzi di copertina dei libri, o i prezzi di copertina sono stati dati dalle case editrici senza tenere conto dei limiti del ministero. Nessuno può rispettare quel tetto". Dunque nessun ripensamento? "Nessuno. Le liste non cambieranno. Come ogni anno destineremo una parte dei fondi della scuola per finanziare quelle famiglie che non possono permettersi questa spesa".
Il preside Innocenzo Pessina, nuovo dirigente del liceo classico Berchet, dove in alcune quarte ginnasio una lista al completo supera addirittura i 400 euro, invece non è d'accordo con il collegio docenti. "Se il ministero ha stabilito delle regole queste vanno rispettate. Capita spesso che i professori facciano comprare testi che non vengono utilizzati. Il collegio avrebbe dovuto stare più attento". Ritirerà le liste? "È una nuova scuola, ancora non mi sono insediato. Sicuramente nel collegio docenti in programma per il 2 settembre si parlerà anche di questo".


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