Repubblica:Migliaia in piazza sotto la pioggia contro la riforma della Moratti -Alema: ma non esiste una sinistra dei girotondi

Migliaia in piazza sotto la pioggia contro la riforma della Moratti
D'Alema: ma non esiste una sinistra dei girotondi

E gli organizzatori danno appuntamento a martedì "Saremo con i sindacati"
Cinquemila a Roma, tremila a Milano, in difesa dell'istruzione pubblica
MARIO REGGIO

ROMA - La pioggia non porta fortuna ai girotondini. A Roma, attorno al ministero dell'Istruzione, hanno girato tenendosi per mano cinquemila tra docenti universitari, ricercatori, genitori e insegnanti. Pochi gli studenti. Tra i manifestanti l'ex ministro Tullio De Mauro. Fugace apparizione di Nanni Moretti, mentre Lorenzo Jovanotti ha dato forfait. In tremila hanno sfilato a Milano sotto la pioggia. Incurante dell'acqua, il padre della riforma bloccata dalla Moratti, Luigi Berlinguer ha retto il microfono a Paola Cortellesi che ha messo in scena una parodia del ministro Moratti. "Saluto voi mentecatti che credete nella democrazia - ha esordito la Cortellesi - fra le tante cose che voglio fare privatizzerò le tabelline". Mille in piazza a Firenze dove non è passata inosservata l'assenza del prof Pancho Pardi. Duemila a Bologna in piazza Maggiore: un giovane è salito in cattedra indossando prima la maschera di Berlusconi e poi della Moratti. Una performance che ha dato il via ad un nutrito lancio di torte condite con la schiuma da barba. Solo alcune centinaia i girotondini che si sono incontrati per difendere la democrazia e la scuola pubblica a Trieste, Genova, Bari, Perugia, Palermo e Venezia.
Da Bari Massimo D'Alema ha commentato: "Non credo che esista la sinistra dei girotondi; esistono delle persone che scendono in piazza per protestare contro il governo, cosa che non solo è assolutamente legittima ma opportuna". A Roma, pur senza bissare il grande successo del girotondo alla sede Rai di viale Mazzini, la partecipazione è massiccia. I primi manifestanti si assiepano sulle gradinate dell'austero palazzo di viale Trastevere alle due e mezza. In gran parte professori, ma anche studenti, ricercatori, genitori con pargoli al seguito. "Più scuola per tutti", la scritta campeggia sul grande striscione dei comitati autorganizzati dei docenti di molte città. "Gli studenti non sono clienti, la scuola non è una merce", avvertono i giovani liceali del Tasso, diventati famosi per il digiuno contro la Moratti. Assieme a loro studenti e prof del Visconti e del Mamiani, due altri licei storici della Capitale. Nel giro di un'ora i girotondini diventano tanto numerosi da circondare il ministero dell'Istruzione con quattro anelli concentrici. Tra i manifestanti anche l'ex ministro Tullio De Mauro che indossa un provvidenziale k-way blu. Provvidenziale perché dopo una mezz'ora sulla folla si rovescia una pioggia battente mista a sabbia. Ma i girotondi non si fermano. Tra la folla il segretario nazionale della Cgil scuola Enrico Panini: "Questo è solo l'inizio, la settimana prossima, martedì 16 aprile, milioni di persone scenderanno in sciopero per difendere l'articolo 18, ma anche per dire no alla riforma della signora Moratti, perché vogliono una buona scuola pubblica, per tutti". Dopo una breve pausa torna la pioggia. I girotondini si serrano attorno al palco. Al megafono, Silvia Bonucci, una delle animatrici dei girotondi ricorda i prossimi appuntamenti: "martedì 16 per difendere l'articolo 18, saremo tutti lì. Il 21, 22 e 23 aprile centinaia di migliaia d'insegnanti si presenterano a scuola con fazzoletto bianco contro la Moratti. Il prossimo girotondo sarà per difendere la svendita