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Repubblica-Maturità, caccia grossa al tema il tam tam viaggia su Internet

Vietati cellulari e palmari in aula, ma i siti hanno attivato molti servizi a pagamento per rispondere ai quesiti. Linea dura del ministero Maturità, caccia grossa al tema il tam tam viaggia su ...

17/06/2003
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la Repubblica

Vietati cellulari e palmari in aula, ma i siti hanno attivato molti servizi a pagamento per rispondere ai quesiti. Linea dura del ministero
Maturità, caccia grossa al tema il tam tam viaggia su Internet
Domani esami al via per 480mila studenti

Sospeso chi sarà trovato con il telefonino acceso
MARIO REGGIO

ROMA - Tema d'attualità, saggio breve, analisi del testo o il tema storico? Il dilemma si ripete. Ma sui siti internet circolano già con insistenza le tracce "segrete": il dopo guerra in Iraq, la Pioggia nel Pineto di D'Annunzio, le strutture sociali e politiche dal periodo illuministico a quello decadente, "Istante di felicità" di Marcel Proust. Tracce segnalate da fantomatici dipendenti del ministero, da parenti che hanno agganci in alto loco a viale Trastevere. Con molta probabilità pura fantasia. Comunque il mistero verrà svelato domani, quando i commissari tireranno fuori le tracce dalle buste sigillate, e un attimo di tremore percorrerà le schiene dei 480 mila maturandi. Ma i veri problemi arriveranno il giorno dopo, con la seconda prova scritta. Latino per i classici, matematica negli scientifici, tema di economia aziendale per i tecnici commerciali. E proprio in vista di giovedì 19 giugno gli studenti stanno affilando le armi. Da parte sua il ministero dell'Istruzione ha diffuso la solita circolare: niente cellulari, né computer, né "bignami". Solo che quest'anno è il tono ad essere più duro: i commissari saranno inflessibili, chi verrà "pescato" al bagno con il palmare acceso verrà sospeso dalla maturità e dovrà ripetere l'anno. Eppure gli studenti non sembrano avere paura. Secondo un sondaggio di Studenti.it, il portale più cliccato in fatto di scuola e università, solo il 12 per cento dei maturandi ha deciso di lasciare il cellulare a casa. Tre su dieci se lo porteranno dietro ma lo terranno spento. Il 22 per cento tenterà di nasconderlo. Due su dieci hanno deciso per l'azione audace: ne porto due, uno lo consegno e l'altro lo uso. Il 13 per cento si è già organizzato: ho già qualcuno fuori che mi aiuterà. Ma la faccia feroce del ministero dell'Istruzione ha già avuto qualche effetto: Studenti.it ha sospeso i "servizi" mobili dei tutor e l'enciclopedia. "Stiamo valutando l'opportunità di chiudere anche il nuovo servizio via cellulare chiamato "Magic sms" - dichiara il portavoce Enrico Milic - che è già stato utilizzato da più di 30 mila studenti". A cosa serve? Semplice. Non sapete come cavarvela con la versione di latino? Basta collegarsi con il cellulare, scrivere l'inizio della frase della versione e in pochi secondi arriverà la traduzione completa del brano.
Da un paio d'anni la prova di maturità ha aperto un nuovo mercato. Questa volta tecnologico. Si moltiplicano i siti che offrono consulenze, oppure la possibilità di dialogare con chi "aiuta a sconfiggere lo stress". Un servizio che costa caro: 1.50 euro al minuto più Iva, offerto da Sussidiario.it. L'asso nella manica di Matura.it è invece il servizio di assistenza via sms. Attraverso i messaggi possono fornire ai loro abbonati risposte alle prove d'esame. Prima, però, si deve acquistare per 8 euro la "Matura card" per avere accesso ai servizi. Ad onor del vero c'è anche chi come KwScuola e MondoScuola non ha ceduto alle lusinghe del mercato e continua a fornire gratis notizie, consulenze e consigli. Sms a parte la paura resta. È sempre Studenti.it ad avere il polso della situazione. Ed è il secondo scritto quello più temuto per il 40 per cento dei maturandi. A sorpresa la maggioranza non ha paura della terza prova che dovrebbe verificare le conoscenze di tutte le materie. Sarà perché, come afferma da qualche anno a questa parte Simone Paini, presidente e fondatore di Alternativa Studentesca, "i maturandi hanno convinto i propri prof ad anticipare le domande, in tempo utile per prepararsi". Se fosse vero, e qualche dubbio c'è, il giovane di Forza Italia dovrebbe anche chiedersi se la fuga di notizie non sia cresciuta proprio da quando il ministro ha deciso che le commissioni d'esame devono essere formate solo da prof interni alla scuola.


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