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Repubblica-Maschi e femmine separati a scuola classi miste sotto accusa in Francia

I cattolici d'Oltralpe riaccendono il dibattito, già avviato negli anni scorsi in Europa e negli Stati Uniti. Alla base, l'alto rendimento delle ragazze Maschi e femmine separati a scuola c...

08/01/2003
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la Repubblica

I cattolici d'Oltralpe riaccendono il dibattito, già avviato negli anni scorsi in Europa e negli Stati Uniti. Alla base, l'alto rendimento delle ragazze
Maschi e femmine separati a scuola classi miste sotto accusa in Francia
Aggressivi, svogliati e anche un po' ignoranti Così sono i piccoli uomini sui banchi
I francesi sostengono che i rapporti tra ragazzi e ragazze sono troppo conflittuali
Studentesse modello, brave in italiano, meno in matematica. Piccole donne crescono
MARINA CAVALLIERI


ROMA - I maschi sono svogliati, aggressivi, rumorosi. Le femmine disciplinate, mature e più brave. Meglio separarli. Subito, fin da piccoli. Torna la proposta di abolire le classi miste perché quella che è stata una conquista appare oggi una zavorra. Questa volta a voler reintrodurre il separatismo è la Francia dove le scuole cattoliche, frequentate da oltre 2 milioni di studenti, hanno lanciato una campagna sul tema delle scuole miste. La questione è il "degrado dei rapporti tra ragazze e ragazzi" che ormai si espande e supera i confini dei quartieri cosiddetti difficili.
Si riapre così un dibattito che sembrava archiviato. Ma il fantasma del separatismo da un po' di tempo si aggira in Europa. Un paio d'anni fa erano stati gli educatori britannici a tirare fuori il problema, costretti a fare i conti con studenti sempre più bulli e somari. Ora sono gli istituti religiosi francesi. "Per 30 anni - ha spiegato al quotidiano "Le Monde" Daniel Motta, studioso all'Istituto nazionale per la ricerca pedagogica - abbiamo vissuto con l'idea che le classi miste risolvessero da sole i problemi di eguaglianza. Ma una decina d'anni fa abbiamo riesaminato i fatti".
E allora si è visto che le studentesse continuavano come prima ad essere migliori degli studenti maschi ma fallivano dopo, poiché finivano per percorrere filoni di studio con meno sbocchi di lavoro. I ragazzi invece a scuola sono andati sempre peggio e in alcuni casi è apparso evidente il legame fra il loro fallimento scolastico e il ricorso alla violenza a scuola. Quindi a favore delle classi separate ci sarebbe l'eguaglianza non raggiunta, il dislivello di rendimento e anche l'aggressività. Secondo la denuncia delle scuole religiose è soprattutto nelle ore di ricreazione che esplodono atteggiamenti sempre più duri fra le due schiere di allievi con un'aggressività diffusa. "Lanciando questa riflessione - ha spiegato Andrè Blandin, vice-segretario dell'insegnamento cattolico - non volevamo tornare indietro ma ristabilire un dialogo fra gli adolescenti".
In Italia la questione delle differenze sessuali nel campo dell'apprendimento non è stata affrontata come in altri paesi d'Europa. "È vero che le studentesse hanno un rendimento migliore", spiega Benedetto Vertecchi, pedagogo. "Le ragazze hanno un migliore sviluppo verbale e questa è una base per la riuscita scolastica. I ragazzi invece si concentrano su giochi tecnologici che non sviluppano l'aspetto riflessivo e verbale. Comunque questi dibattiti sono spesso strumentali, si tirano fuori per coprire i veri problemi scolastici".


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