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Repubblica-La Moratti ai presidi: fermate le gite

CASO Una lettera del ministero consiglia di bloccare i viaggi all'estero fino al superamento del rischio guerra La Moratti ai presidi: fermate le gite MARIO REGGIO ROMA - "Stop alle gite...

22/03/2003
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la Repubblica

CASO
Una lettera del ministero consiglia di bloccare i viaggi all'estero fino al superamento del rischio guerra
La Moratti ai presidi: fermate le gite

MARIO REGGIO

ROMA - "Stop alle gite d'istruzione all'estero, anche quelle già programmate e i viaggi futuri, fino a quando non saranno fortemente attenuati i pericoli derivanti dal conflitto in corso". È il succo della "circolare" del ministro dell'Istruzione Letizia Moratti indirizzata ai presidi di tutte le scuole statali, paritarie, pareggiate e legalmente riconosciute. Non è però un atto d'imperio: "A causa del conflitto in corso nel Medio Oriente - prosegue la nota - la situazione internazionale presenta maggiori problemi a livello di sicurezza, soprattutto negli spostamenti di persone tra gli Stati. Si pregano quindi gli Uffici di invitare i Direttori scolastici affinchè, pur nella salvaguardia della loro autonomia e potestà decisionale, prendano in considerazione l'opportunità di sospendere i viaggi d'istruzione all'estero, eventualmente anche già programmati".
Cosa ne pensano i diretti interessati? Giorgio Rembado è il presidente dell'Associazione nazionale presidi: "È la prima volta che viene diramata una circolare di questo tenore. Le preoccupazioni oggettive ci sono, ma i dirigenti scolastici hanno sufficiente senso di responsabilità per non mettere a rischio l'incolumità di studenti e professori in viaggi diretti in zone pericolose. Ma la nota del ministro - prosegue Rembado - conferma una tendenza dura a morire: tenere la mano sulla testa di chi guida la scuola, come se fossero persone incapaci di decidere in autonomia e piena coscienza". Eppure qualche problema, nei prossimi giorni, salterà fuori. È proprio questo il periodo in cui si svolgono la gran parte dei viaggi d'istruzione. Migliaia di classi hanno già prenotato e tanti genitori hanno messo mano al portafoglio. "È una circolare prevedibile ed anche comprensibile - commenta Claudia Pratelli, portavoce dell'Unione degli studenti - il problema sta nel fatto che il governo ha spacciato la guerra come la strada per ristabilire la sicurezza internazionale. Ma non è vero che questo conflitto bloccherà o limiterà il terrorismo, anzi, il pericolo di attentati crescerà. E poi chi deciderà che l'emergenza è finita? Sempre il ministro Moratti? Così rischiamo di non poter più mettere il naso fuori dall'Italia. E chi dice che nel nostro Paese siamo tranquilli?".


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