Repubblica it-Cgil in 120 piazze "Siamo un milione"

segretario Epifani a Torino: "Adesioni altissime ovunque"
Mobilitazione di otto ore contro la manovra, disagi per i trasporti
Cgil in 120 piazze "Siamo un milione"

ROMA - "Un milione di lavoratori sono nelle piazze di tutta Italia". La stima delle adesioni ai cortei che stanno sfilando in 120 piazze italiane per protestare contro la manovra del governo è del segretario della Cgil Guglielmo Epifani. Da Torino, 'centro di gravità' della mobilitazione generale di otto ore voluta dalla Cgil, Epifani indica che anche nel resto del Paese ci sono "adesioni altissime, anche al Sud e a Roma". Contro le modifiche all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, contro il "Patto" firmato da governo, Confindustria, Cisl, Uil e Ugl, contro i tagli ai servizi pubblici e ai trasferimenti agli enti locali e alle Regioni previsti in Finanziaria, contro il piano dei licenziamenti e della "cassa" a zero ore presentato da una Fiat in crisi da tempo: sono in migliaia che stanno sfilando in tutto il Paese per dire "no" a tutto questo.

TORINO
La città "simbolo" della protesta, secondo stime di stamane della Cgil il 70-80 per cento degli operai Fiat Mirafiori hanno incrociato le braccia, il 75% all'Iveco, il 90% all'Alenia, il 95% alla Bertone. Alla "Massucco", azienda di un deputato di Forza Italia dove, dicono alla Fiom, non ci sono le Rsu, ha scioperato l'80%. Poi ci sarebbero punte del 100% allaTeksid di Borgaretto, (Torino) e di Vercelli; del'80-85% nelle aziende metalmeccaniche dell'astigiano. Alla manifestazione sono presenti il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani e i segretari dei Ds, Piero Fassino, e di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti. Due cortei, uno formato da dipendenti degli stabilimenti Fiat si è mosso da corso Marconi, l'altro da piazza Statuto con Epifani, Fassino e Bertinotti, che a metà percorso hanno raggiunto l'altro serpentone di dimostranti. In piazza Arbarello al corteo proveniente da piazza Statuto si sono aggiunti gruppi di studenti e di giovani dei centri sociali. Tutti i manifestanti sono diretti in piazza San Carlo dove vi saranno i comizi.

MILANO
Sergio Cofferati è arrivato al corteo che è partito da Corso Venezia. L'ex leader della Cgil è prima andato dai lavoratori dell'Alfa di Arese per portare loro la sua solidarietà, per portarsi poi a metà serpentone dove sono i lavoratori della Pirelli. Un tragitto, il suo, fatto tra due ali di folla che lo applaudivano e lo invitavano a fare politica. Al grido di "Sergio! Sergio!" da parte dei manifestanti l'ex leader della Cgil ha firmato decine di tessere della Confederazione sindacale. Fra i politici presenti a Milano anche il presidente del Pdci, Armando Cossutta e il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. Il corteo è aperto dai lavoratori dell'Alfa di Arese.

PALERMO
Gli operai della Fiat di Termini Imerese aprono il corteo. Sono circa 700, contando anche le donne, mogli, madri e figlie degli operai. E sono proprio loro a mettersi alla testa del corteo con uno striscione del neonato "Coordinamento Donne di Termini Imerese". Dietro a loro anche i dipendenti di alcune fabbriche dell'indotto Fiat. Sfilano per le vie del centro circa 5 mila persone.

ROMA
Sulle note di 'Bella ciao' è partito il corteo che percorre via dei Fori Imperiali verso piazza Navona dove si terranno i comizi dei dirigenti sindacali regionali. I primi dati diffusi dal settore Funzione pubblica e metalmeccanici, indicano "un'adesione di lavoratori superiore a quella dello sciopero unitario del 16 aprile", come ha spiegato il segretario della Cgil regionale Funzione pubblica, Gianni Nigro. In particolare, secondo i dirigenti sindacali, sarebbero chiusi tutti i musei del comune di Roma e buona parte di quelli statali, tra cui il Colosseo, i Fori Imperiali e Castel Sant'Angelo. Nella sanità le prime cifre della Cgil parlano di un'adesione dell'80% al Cto e allo Spallanzani, mentre sarebbero chiusi gli ambulatori del San Giacomo. Nell'industria, di rilievo il 100% della Ericsson a Roma e il 60% dello stabilimento Fiat di Cassino.

LE ALTRE CITTA'
Decine di migliaia le persone che hanno cominciato a sfilare per le vie di Firenze. Secondo una prima stima del sindacato, solo in piazza Santa Croce si sono riunite più di 40 mila persone, altre 20 mila in piazza Santissima Annunziata. Questa l'adesione allo sciopero nelle principali fabbriche resa nota dalla Cgil: il 97% alla Zanussi, il 98 alla Galileo, il 92 alla Breda. Sempre secondo i dati del sindacato, hanno scioperato anche l'80% dei vigili urbani. Chiusi tutti i musei cittadini, compresi gli Uffizi. A Genova la giornata contro il patto per l'Italia ha portato in piazza, secondo i sindacati, almeno 50mila persone. Manifestazioni numerose anche a Mestre e a Brescia. Soddisfatto, il segretario bolognese della Fiom Maurizio Landini scorre i primi dati di partecipazione allo sciopero Cgil nelle principali fabbriche di Bologna e della provincia, mentre partecipa al corteo aperto dagli operai della Magneti Marelli.

A causa delle manifestazioni sono previsti disagi nei trasporti: i treni si fermano fino alle 17. Disagi anche per chi vola: l'Alitalia ha cancellato 275 voli tra le 10 e le 18. Anche nel trasporto locale lo stop sarà di otto ore, con modalità diverse da città a città. Alle Poste, garantite l'accettazione e la trasmissione di telegrammi, telex, raccomandate e assicurate. Previsti inoltre cortei in 120 città.

(18 ottobre 2002)