FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3777187
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Repubblica-In difesa della poesia data per morta alla maturità

Repubblica-In difesa della poesia data per morta alla maturità

In difesa della poesia data per morta alla maturità PIETRO CITATI AVANTIERI, uno dei temi proposti alla Maturità riguardava il destino della poesia nell'epoca delle comunicazioni di massa. Il ...

20/06/2003
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

In difesa della poesia data per morta alla maturità
PIETRO CITATI
AVANTIERI, uno dei temi proposti alla Maturità riguardava il destino della poesia nell'epoca delle comunicazioni di massa. Il pensiero nascosto era che il tempo della poesia è finito per sempre. "La poesia, dice uno scrittore, è ormai un genere letterario sempre più specialistico, che non interessa nessuno o quasi, al di fuori delle università e di una ristretta cerchia di specialisti". Omero, Virgilio e Leopardi sono dunque morti. La nostra è l'epoca di Eros Ramazzotti.
Niente è più falso. I "Meridiani", pubblicati da Mondadori, sono la collana di classici antichi e moderni più diffusa in Italia. Ora, nei "Meridiani", le poesie di Ungaretti hanno venduto 78.657 copie, quelle di Montale 45.952 copie; e Borges 61.900 copie. Se passiamo ai libri più recenti, il volume dedicato a Emily Dickinson ha venduto 22.317 copie, Hölderlin 5.810 copie, Andrea Zanzotto 8.327 copie, Paul Célan 8.257. Sono cifre altissime, o alte. In generale, i libri di poesia hanno un pubblico più vasto di quelli di narrativa classica.
Mentre pochi sfogliano ancora i grandi romanzieri dell'Ottocento, Tolstoj, Dickens o Flaubert, molti leggono con passione Hölderlin e la Dickinson, come se soltanto loro custodissero i veri segreti.
Dunque, non molto è cambiato dai tempi di Omero. Come trenta secoli fa, la poesia è ancora la "lingua materna del genere umano": perché offre, a chi legge, passione, pensiero, incanto, quiete, consolazione, speranza, e almeno una traccia di quel Dio o di quegli dèi di cui le religioni moderne sono completamente incapaci di parlare. Quanto agli italiani, leggono poesia come gli altri europei: anzi, probabilmente, di più

In occasione dell'esame di maturità, si ripete ogni anno la medesima farsa. Le madri vanno a Lourdes a implorare la Madonna per la salvezza dei figli, la notte gli studenti non dormono, consultano Internet o telefonano in Australia, i giornali commentano, un'atmosfera di tragedia frenetica ed euforica si diffonde in tutto il paese, come se domani Gesù Cristo dovesse giungere su nere nubi di piombo, mentre le trombe d'oro degli angeli annunciano il Giudizio. Poi, come nessuno ignora, tra dieci giorni sapremo che il 99,50% degli studenti è stato promosso.
Credo che ormai sarebbe necessario abolire per sempre l'esame di maturità, i licei, le Università (almeno di lettere) o il ministero della Pubblica Istruzione. Senza più professori universitari e ministri, finalmente l'Italia sarebbe quieta, colta e felice. Senza più scuole, regole e divieti, gli italiani ricomincerebbero a leggere. Già lo vedo. Non più migliaia, ma centinaia di migliaia, milioni invaderanno le librerie, per comprare la loro Dickinson, il loro Hölderlin, dimenticando che Giorgio Faletti e Susanna Tamaro stanno scrivendo, in questo momento, per loro.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL