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Repubblica-I rettori bocciano la riforma Moratti "Penalizza gli atenei pubblici"

LA POLEMICA Un documento approvato all'unanimità dalla Crui. "Concorsi clientelari, non si privilegia il merito" I rettori bocciano la riforma Moratti "Penalizza gli atenei pubblici"...

01/07/2005
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la Repubblica

LA POLEMICA
Un documento approvato all'unanimità dalla Crui. "Concorsi clientelari, non si privilegia il merito"
I rettori bocciano la riforma Moratti "Penalizza gli atenei pubblici"
MARIO REGGIO


ROMA - "Questo disegno di legge sulla docenza universitaria è un gran pasticcio, penalizza le università pubbliche e la possibilità di formare i giovani. Va radicalmente modificato o ritirato". Questo il chiaro giudizio dei rettori delle tre università milanesi: Statale, Politecnico e Bicocca. Una critica condivisa da tutti gli organi collegiali degli altri atenei statali che si sono riuniti ieri ed hanno approvato all'unanimità il documento della Conferenza dei rettori. Il disegno di legge, approvato con molte modifiche alla Camera, passa ora all'esame del Senato.
Il testo presenta delle incongruenze palesi: conferma che gli attuali 21mila ricercatori a tempo indeterminato andranno ad "esaurimento". Dà la possibilità a circa 40 mila contrattisti, assegnisti, titolari di dottori di ricerca e tecnici laureati di diventare "professore aggregato", ma senza nessuna influenza sull'attuale borsa di studio. E il merito, tanto sbandierato dal ministro Moratti? Si è perso nei meandri della commissione Cultura della Camera. Il punto critico del provvedimento è l'abolizione del ruolo del ricercatore, che diventerà una figura a tempo determinato: 3 anni, rinnovabili una sola volta. Una spinta in più per la fuga all'estero dei giovani. A rischio anche l'inizio del nuovo anno accademico, visto che il 20% dei corsi è affidato a ricercatori non di ruolo. Quali sono i punti critici del disegno di legge sui quali la Crui ha chiesto un pronunciamento del corpo accademico? Al primo il reclutamento dei giovani: "non premiando il merito e non dando loro concrete prospettive di inserimento stabile negli atenei li allontana sempre più dalle Università". Al secondo il gran pasticcio del "professore aggregato": "si adottano logiche vistosamente clientelari, penalizzando gravemente le legittime aspettative dei ricercatori universitari in servizio". Al terzo punto la modifica del sistema dei concorsi: "che devono presentare criteri rigorosi ed oggettivi". Quarto punto, il sistema di valutazione degli atenei, "che deve essere affidato ad un organo indipendente", e non al ministero. E il ministro Moratti? "Siamo come sempre disponibili al dialogo anche in questa fase". Replica Piero Tosi, presidente della Crui: "Porterò io stesso al ministro le nostre proposte: la trasformazione radicale del ddl o l'interruzione dell'iter parlamentare per varare nuove norme sul reclutamento dei docenti e il modello di valutazione affidato ad un organismo indipendente".


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