Repubblica - Giovanardi sconfessa il telefono di Garagnani

Il ministro: il governo ha già detto che non serve. L'onorevole: vado avanti
Giovanardi sconfessa il telefono di Garagnani
ILARIA VENTURI

'IL governo si è già espresso sostenendo che all'interno delle istituzioni scolastiche ci sono già tutti i meccanismi di controllo in caso di abusi'. Il ministro Carlo Giovanardi sconfessa Fabio Garagnani. L'onorevole di Forza Italia, che ieri l'altro ha rilanciato il 'telefono spia' contro presunti casi di propaganda antigovernativa e 'anticattolica' nelle scuole, aveva annunciato il sostegno politico del suo stesso partito. 'Nonostante quello che pensa Giovanardi, io vado avanti e ho l'appoggio di Forza Italia', aveva detto Garagnani mostrando la lettera del coordinatore Roberto Antonione. Secca la replica del ministro (relazioni col Parlamento) modenese, Ccd: 'Giovanardi la pensa come la Moratti e la Moratti la pensa come il governo'.
Giovanardi si era già scontrato con Garagnani a dicembre quando scoppiò il caso. Un duello che continua a distanza. L'onorevole e consigliere comunale forzista, nonostante il nuovo annuncio di mille denunce raccolte, che riguardano soprattutto le scuole di Bologna e provincia, continua a trovare ostacoli sia dentro la sua maggioranza che fuori. Il coro di proteste non si è fatto attendere.
I Ds parlano di iniziativa che alimenta un clima di scontro. A dirlo è il sindaco di Marzabotto, Andrea De Maria, della segreteria della Quercia. 'Una iniziativa di una gravità eccezionale '#8212; interviene '#8212; che invita all'odio tra le parti politiche criminalizzando chi non si riconosce nel centro destra'. La pensa così anche il vicepresidente del consiglio comunale Maurizio Cevenini (Ds): 'Bastano le polveri fini dello smog ad avvelenare il clima in città'. Cevenini accusa Garagnani di 'abuso degli spazi comunali'. 'Si tratta di una iniziativa che fa come parlamentare, che usi la sede di Forza Italia, non il Comune'. 'Garagnani deve smettere di presumere la faziosità insegnanti, la scuola ha bisogno di tutto tranne di una persona che continui a seminare zizzania. Tra l'altro è già stato sconfessato dal governo e dagli ispettori' dichiara Giovanni Mazzanti dei Democratici. Voce no global, Valerio Monteventi, di Rc, pensando alla torta in faccia a Garagnani, scherzosamente afferma: 'Mi fa piacere se va avanti, vorrà dire che faremo un contratto con una pasticceria'. 'Solo Garagnani è capace di mettere insieme studenti e docenti nella difesa della scuola' continua Monteventi. Gli studenti 'Nati dalla Resistenza', che ieri e oggi promuovono un incontro nazionale al Tpo in vista di nuove contestazioni, bocciano di nuovo l'iniziativa: 'Difenderemo sempre gli spazi democratici nelle scuole' dice Alvin Palmi. Il mondo della scuola, impegnato nelle iscrizioni e nella corsa di fine quadrimestre, reagisce con irritazione. 'Pensavo che la vicenda si fosse chiusa '#8212; afferma il preside del Galvani Ottavio De Notariis '#8212; Se Garagnani va avanti lo faremo anche noi: se ha delle prove le porti. Ribadisco comunque che la scuola ha cose più serie a cui pensare'. Vittorio Biagini, presidente del collegio dei dirigenti della provincia di Bologna, liquida cosìl'iniziativa di Garagnani: 'E' priva di senso, la maggioranza dei docenti fa politica a scuola semplicemente perché esprime il proprio pensiero, fa cultura. Se poi qualcuno fa del partitismo allora, come dice la Moratti, la scuola ha gli strumenti per rispondere, non c'è bisogno del telefono'.