Repubblica-Genova-Scuola, pioggia di bonus le private fanno affari

Ministero ordina le ispezioni nelle sedi "paritarie"
Scuola, pioggia di bonus le private fanno affari

TREMILA famiglie a chiedere il buono scuola; trecento scuole private che hanno provveduto a mettersi in regola ed altre 17 che hanno fatto richiesta per il prossimo anno scolastico, per diventare "paritarie" e quindi godere dei finanziamenti statali. Sono le facce della stessa medaglia: da una parte "la Regione Liguria a correre in aiuto delle famiglie che mandano i figli nelle scuole private", come ha spiegato ieri l'assessore regionale Nicola Abbundo; dall'altra le scuole private che fiutano l'affare e si attrezzano, anche se il Ministero della Pubblica Istruzione da parte sua risponde con una valanga di ispezioni, per verificare la regolarità delle domande presentate e la sussistenza delle condizioni per ottenere la "parità".
Proprio in questi giorni gli "007" del Ministero stanno controllando le scuole private di Genova e di tutta la Liguria e non nascondono di avere riscontrato tante situazioni "irregolari" o, quantomeno, anomale. "Non è facile accertare i requisiti, tantomeno le difformità", dicono gli ispettori. I principali titoli per ottenere la "patente" di scuola paritaria sono: la situazione dello stabile rispetto alla sicurezza, i docenti pagati con stipendi adeguati al contratto collettivo di lavoro (è il punto più difficile da accertare), gli orari di lavoro e di lezioni.
In ogni caso, la corsa a diventare "paritarie" scatta proprio nel momento in cui la Regione ha deliberato il buono scuola e il governo di centrodestra spinge per portare sullo stesso gradino le scuole private e quelle dello Stato. In merito, ieri l'assessore Abbundo ha tenuto a precisare l'importanza "delle istituzioni scolastiche private, che danno un servizio pubblico, in base ad una legge voluta dal centrosinistra, da Luigi Berlinguer e non da Berlusconi".
Quanto alle cifre: su 3192 richieste presentate da altrettante famiglie liguri, soltanto 2636 hanno ottenuto il buono, mentre le altre 404 risultano inevase per carenza di fondi. I contributi sarebbero erogati dalla prossima settimana a nuclei famigliari con un reddito che varia dai 20 mila a 31 mila euro (la legge prevede che il reddito annuo sia inferiore a 60 milioni di vecchie lire). Sempre ieri la giunta di centrodestra ha annunciato 1000 posti letto, in tre anni, nelle strutture universitarie gestite dall'Ersu e il finanziamento di 10 milioni e 600 mila euro per il 2002, contro i 10 mila dello scorso anno.
(g. fil.)