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Repubblica-Firenze-Soldi alle private, aiuto per i ricchi

PROBLEMI DELLA SCUOLA Daniela Lastri ricorda che "in due anni dal governo non è arrivato un euro per l'edilizia scolastica" "Soldi alle private, aiuto per i ricchi" L'assessore: ...

04/09/2003
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la Repubblica

PROBLEMI DELLA SCUOLA
Daniela Lastri ricorda che "in due anni dal governo non è arrivato un euro per l'edilizia scolastica"
"Soldi alle private, aiuto per i ricchi"
L'assessore: "Con quei fondi via le liste d'attesa nelle materne"
"Senza il tetto di reddito il bonus deciso dal governo va anche a chi non ha bisogno"
Il centrodestra: "Prima affermazione del principio di libertà di scelta"
MARZIO FATUCCHI


"Nel 2003, il Comune di Firenze ha finanziato da solo interventi di edilizia scolastica per oltre 23 milioni di euro. Il governo, su questo fronte, non ha stanziato un euro negli ultimi due anni per la nostra città". E' questo l'argomento più forte con cui Daniela Lastri, assessore fiorentina alla pubblica istruzione, bolla come "ideologico" il provvedimento del ministro dell'istruzione Letizia Moratti e quello dell'economia Giulio Tremonti, lo sconto fiscale di mille euro (ma pagato cash alle famiglie) per chi iscrive i figli alle scuole private invece che a quelle pubbliche.
"Il bonus per le private non è un modo per sostenere le famiglie più deboli nella libera scelta dell'istruzione da dare ai propri figli, ma un modo ideologico per sostenere le famiglie più ricche" insiste Lastri. Un giudizio secco, motivato, secondo l'assessore, "dal fatto che il decreto, non avendo previsto un tetto di reddito all'erogazione del finanziamento distribuirà il bonus a pioggia e in modo indiscriminato anche a chi non ha bisogno. Così è stata aggirata la Costituzione che impedisce allo Stato di finanziare la scuola privata: paradossalmente, in questo caso, si è trovato un escamotage perché non si è avuto il coraggio di modificare la Carta Costituzionale" aggiunge l'assessore.
Ad potersi avvalere del provvedimento potranno essere tutte le famiglie di studenti iscritti alle private, dalle elementari alle medie superiori. A Firenze, sono 52 gli istituti privati, oltre all'Iti che è paritario ma gestito dal Comune. Tutte realtà con poche sezioni, a fronte di 90 scuole pubbliche di maggiori dimensioni. Ed è a queste, alla mancanza di fondi ed alla riforma che le investirà "senza gli investimenti necessari" a preoccupare l'assessore. "Hanno fatto una riforma che non intendono applicare - spiega la Lastri - diminuendo in modo cospicuo le risorse, mettendo sempre più in difficoltà chi frequenta la scuola pubblica. In questo modo viene anche violato lo spirito della legge sulla parità tra istruzione pubblica e privata che intendeva dare pari opportunità". E Lastri ricorda che se i fondi del bonus che andranno alle famiglie fiorentine fossero stati utilizzati magari per aprire le sezioni che mancavano nelle scuole materne di Firenze "si sarebbe potuto annullare la lista d'attesa che ora riguarda oltre 200 bambini".
Di tutt'altro parere invece il centrodestra. "Ci aspettiamo che i centristi toscani dell'Ulivo puntino alla realizzazione, anche nella nostra Regione, di una vera parità fra le scuole statali e non" dice Franco Banchi, consigliere regionale dell'Udc. "Grazie al governo di centro-destra le famiglie vedono realizzarsi una prima affermazione tangibile, e non solo demagogica come al tempo in cui governava l'Ulivo, del principio di libertà di scelta tra scuola statale e scuola pubblica non statale" aggiunge Banchi, che ricorda come in consiglio regionale "giace da qualche anno la nostra proposta di legge sulla parità scolastica".


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