Repubblica-Firenze--Lezione in piazza contro la Moratti

L'UNIVERSITÀ
Lezione in piazza contro la Moratti
I prof hanno chiesto il ritiro "del ddl che precarizza la docenza"
MAURIZIO BOLOGNI

Lezione in piazza e corteo fino alla prefettura di Firenze. Occupazione simbolica del rettorato a Siena. Manifestazione a Pisa con un migliaio di partecipanti. Sono state queste le iniziative di protesta di docenti e studenti delle tre università toscane in occasione della giornata di mobilitazione contro la riforma Moratti. In tutte e tre le città universitarie i manifestanti hanno chiesto e ottenuto un incontro con i vertici delle tre prefetture ai quali hanno consegnato un documento che chiede il ritiro immediato del Ddl Moratti che "precarizza" la docenza e la formazione universitaria e il ritiro immediato della sospensione dei concorsi per il personale docente e tecnico-amministrativo.
A Firenze la Flc-Cgil Università parla di sciopero riuscito: "A parte la discussione delle tesi, tutte le altre attività didattiche, dagli esami alle lezioni e ai ricevimenti dei docenti, sono state spostate ad altra data". Circa 350 le persone, fra professori, ricercatori, lettori, studenti e personale tecnico-amministrativo, che si sono ritrovate ieri mattina per un presidio davanti al rettorato in piazza San Marco, seguito da una lezione in strada e poi da un corteo fino in prefettura, dove una delegazione di manifestanti ha consegnato un documento con le motivazioni della protesta. Il traffico in via Cavour è rimasto bloccato per circa un'ora prima delle 13.
A Siena hanno aderito oltre 250 docenti, fra professori e ricercatori. Bloccate le lezioni e occupato simbolicamente il rettorato con l'affissione alle finestre di alcuni striscioni sui quali era scritto: "Troppo fumo niente a posto" e "Liquidazione totale ricercatori". Nell'aula magna storica del rettorato si è poi svolta un'assemblea. A Pisa il sindacato parla di un migliaio di partecipanti alla manifestazione, con corteo in strada. "MorAttila dove passa lei non cresce più l'erba del sapere" era stato scritto su uno striscione. I manifestanti hanno incassato la solidarietà del presidente della Regione Claudio Martini. "L'università è il luogo della formazione e della ricerca per eccellenza - ha scritto Martini - e la precarizzazione delle condizioni di chi ci lavora è un vero e proprio attacco alle basi della conoscenza".