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Repubblica-Dirigenti,40% spostato o rimosso

Il ministro: via solo il 7%. Ma a non avere più il proprio incarico sono 155 su 387. Contratti, durata media di 2 anni Dirigenti,40% spostato o rimosso Spoils system, Frattini minimizza. Bassa...

17/10/2002
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la Repubblica

Il ministro: via solo il 7%. Ma a non avere più il proprio incarico sono 155 su 387. Contratti, durata media di 2 anni
Dirigenti,40% spostato o rimosso
Spoils system, Frattini minimizza. Bassanini: un imbroglio

LUCIO CILLIS

ROMA - Prime cifre ufficiali sullo spoils system. Anche se mancano i numeri dell'altra metà dell'universo dei dirigenti di prima fascia (i circa 500 vertici degli enti pubblici), il ministro Franco Frattini ha reso noti i risultati delle rilevazioni sui top manager dei ministeri.
Su un totale di 387 poltrone (in totale i posti sono 439 e la differenza è composta da personale non contrattualizzato, come magistrati o diplomatici) il 60% è rimasto al proprio posto: i rinnovi di precedenti incarichi sono stati, infatti, 232. Per il restante 40% sono così scattate le dure regole del "vincitore" che con le nuove norme può procedere allo spostamento, l'assunzione, o alla messa da parte, di personale di alto livello non considerato più vicino al governo in carica. Quattro dirigenti su 10 hanno subìto "spostamenti ad incarichi equivalenti con uguale trattamento retributivo" (41 casi, pari all'11% del totale). I "nuovi incarichi" sono 85, di cui 19 provenienti dal settore privato per un 22% del totale; negli altri casi (29 pari al 7%) i dirigenti sono stati avviati ad un lungo addio, ovvero un "incarico di studio" della durata di un anno. Tra questi, 13 sono stati rimossi dal ministero dell'istruzione, 5 dal ministero dei Beni Culturali e 4 dall'Ambiente. Ma il dicastero guidato da Letizia Moratti si è distinto anche per la durata degli incarichi: se in media le nomine sono della durata di due anni, il ministero dell'Istruzione ha optato per contratti di soli 5 mesi, a causa di "procedimenti di riorganizzazione interna".
Ma per il ministro Frattini la lettura vera dei dati sullo spoils system va fatta partendo da quel "7 per cento di dirigenti generali dei ministeri" stretto nell'ingranaggio delle nuove norme sui manager di stato. "Il governo ha applicato la legge con discrezione", puntualizza Frattini, "la vera e propria rimozione riguarda solo quel 7 per cento del totale, ovvero 29 persone su 387". Il ministro ha poi respinto anche l'accusa di una "vacatio" nei poteri dei nuovi amministratori pubblici: "Nessuna fase transitoria, i ministeri non sono allo sbando". E c'è anche il tempo per una durissima polemica sui numeri dello spoils system e sugli interventi effettuati nei ministeri dal precedente governo: "Noi non abbiamo inventato niente: qualcuno ha parlato di epurazioni? Nel 1999, con l'entrata in vigore del ruolo unico introdotto dall'allora ministro Bassanini - ha puntualizzato Frattini - i dirigenti di prima fascia messi a disposizione furono 40, di cui 29 utilizzati con incarichi di studio e 11 senza alcun incarico...". Immediata, e altrettanto dura, la replica del deputato diessino: "Frattini fa il gioco delle tre carte, cercando di nascondere quella che è una vera e propria epurazione dei dirigenti non allineati ma dovrà dare i dati veri al Parlamento come la legge prevede. Sulla base dei dati veri Frattini non potrà negare che è in corso una vera e propria epurazione". Secondo Bassanini con la controriforma Frattini "l'epurazione dei dirigenti politicamente non allineati riguarda più del 40% dei dirigenti generali. Frattini ammette che i dirigenti confermati sono solo 232 su 387: dunque circa il 60%. Anche se tra i confermati, Frattini ha conteggiato dirigenti nuovi nominati solo poche settimane fa, in sostituzione di dirigenti generali costretti ad accettare incarichi di secondaria importanza o a mettersi in aspettativa". Ma nuove polemiche potrebbero scattare nelle prossime settimane quando partirà il giro di walzer che attende i 4.525 dirigenti di seconda fascia: il termine ultimo per una loro possibile rotazione (non è infatti previsto il licenziamento) è fissato per il prossimo 6 novembre.


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