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Repubblica-Cofferati: andiamo all'incontro, ma Tremonti provoca

Alla Camera passa un emendamento dell'opposizione. Corte dei conti, dubbi sulle cartolarizzazioni Fisco, governo battuto in aula Cofferati: andiamo all'incontro, ma Tremonti provoca Il Tesoro ...

08/05/2002
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la Repubblica

Alla Camera passa un emendamento dell'opposizione. Corte dei conti, dubbi sulle cartolarizzazioni
Fisco, governo battuto in aula
Cofferati: andiamo all'incontro, ma Tremonti provoca

Il Tesoro difende le misure sul patrimonio pubblico e sul lotto. Novità sui farmaci
ROBERTO PETRINI

ROMA - Sergio Cofferati dice sì alla convocazione del ministro dell'Economia Tremonti ed oggi anche la Cgil, insieme a Cisl e Uil, andrà i Via Venti Settembre per parlare di fisco. Ma Cofferati è stato molto duro con il governo e lo ha accusato di avere un "comportamento provocatorio" perché - ha detto - il vertice, convocato per le 18 di oggi, avverrà "dopo che la Camera avrà votato provvedimenti di merito che il sindacato vuole discutere" e che dunque "la data e l'ora dell'incontro sono state scelte volutamente". Cofferati ieri, durante una conferenza stampa, ha aggiunto che il governo non vuole avere un "confronto costruttivo".
Oltre alle bordate di Cofferati governo e maggioranza ieri hanno dovuto subire gli assalti dell'opposizione. Durante la votazione della delega fiscale a Montecitorio sono stati battuti e, per un soffio, il centrosinistra non è riuscito a far passare una pregiudiziale di incostituzionalità. Con 207 voti contro 205, complice l'assenza dalle file di An e Udc, è passato un emendamento che rende più stringenti le regole per la lotta all'evasione e all'elusione fiscale. Di fatto il testo del governo eliminava la responsabilità degli amministratori di società nel caso di violazioni fiscali fatte per conto della società cancellando un forte elemento di deterrenza - come ha osservato Visco - all'evasione e all'elusione. L'emendamento dell'Ulivo - firmato tra gli altri da Agostini, Benvenuto, Pinza, Pistone e Nicola Rossi - è giunto dopo l'approvazione dell'articolo 1 (dove si chiede la delega e si enunciano le nuove cinque imposte). Successivamente è stato approvato l'articolo 2 (dove si vara il Codice fiscale) all'interno del quale è stata inserita una norma più stringente sempre in materia di etica fiscale. La norma fu introdotta già in Commissione con un voto trasversale An-Ulivo ed era mirata a cancellare la iniziale formulazione del governo che introduceva sanzioni ridotte per chi si fosse pentito entro quattro anni dall'evasione.
Occhi puntati alla Camera anche sulla delega pensionistica e sul decreto legge che introduce Infrastrutture spa e Patrimonio spa. L'inizio del dibattito sulle pensioni si è intrecciato con alcuni interventi: Monorchio ha sottolineato l'utilità dell'estensione del sistema contributivo che stabilizzerebbe il rapporto pensioni-pil al 14 per cento. Il presidente dell'Inps Paci ha definito un "problema" il versamento obbligatorio del Tfr ai fondi pensione previsto dalla delega perché in questo modo i lavoratori "perderebbero un importante ammortizzatore sociale".
Si scalda anche il clima intorno al decreto taglia-deficit: ieri il presidente della Corte dei Conti Francesco Staderini, in audizione alla Camera, ha criticato la possibilità di "intrecci societari" tra la Patrimonio spa e la Infrastrutture spa. Quest'ultima infatti, che può essere aperta al capitale privato, ma può anche possedere azioni della Patrimonio spa. Da Bruxelles Tremonti ha difeso il progetto: "La Patrimonio non è il luogo per esercizi creativi, ma per estrarre valore gradualmente da pezzi dell'attivo dello Stato e potrà fruttare forse anche 3-5.000 miliardi di lire all'anno". Il direttore generale Domenico Siniscalco ha aggiunto che l'idea non è quella di vendere ma "per trarre rendite ed ottenerne degli affitti". Da parte sua l'opposizione, con Pinza, ha rivolto al governo l'invito a "ripensarci".
Resta aperto il problema delle cartolarizzazioni, sulle quali pende un giudizio dell'Eurostat atteso per luglio: la Corte dei Conti ha detto ieri alla Camera che si tratta di "interventi di finanza straordinaria destinati ad incidere sulle prospettive future" e che dunque vanno usati "con cautela". Tremonti da Bruxelles ha replicato che invece "l'operazione lotto non è puramente finanziaria, ha precedenti e contenuti di merito che la rendono perfettamente giustificabile".
Modifiche in vista, infine i tagli al prezzo dei farmaci: le commissioni hanno infatti dato il via libera alla limitazione al solo 2002


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