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Repubblica-Cgil chiama l'Italia allo sciopero contro i licenziamenti e la manovra

Epifani: "La protesta riuscirà, la Finanziaria non fa niente per lo sviluppo, siamo alla crescita zero" Cgil chiama l'Italia allo sciopero contro i licenziamenti e la manovra Pr...

18/10/2002
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la Repubblica

Epifani: "La protesta riuscirà, la Finanziaria non fa niente per lo sviluppo, siamo alla crescita zero"
Cgil chiama l'Italia allo sciopero contro i licenziamenti e la manovra

Previste per oggi 120 manifestazioni. La più importante a Torino. Cisl e Uil contrarie
RICCARDO DE GENNARO

ROMA - Oggi l'Italia che sta con la Cgil si ferma. È l'Italia che protesta contro le modifiche all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, contro il "Patto" firmato da governo, Confindustria, Cisl, Uil e Ugl perché "costruito su previsioni immediatamente smentite dalla realtà dei fatti", contro i tagli ai servizi pubblici e ai trasferimenti agli enti locali e alle Regioni previsti in Finanziaria, contro il piano dei licenziamenti e della "cassa" a zero ore presentato da una Fiat in crisi da tempo. Non è un caso che - prima ancora che uscissero le notizie sui tagli - la Cgil avesse scelto Torino come "centro di gravità" della protesta. È qui, in piazza San Carlo, che il segretario generale, Guglielmo Epifani, terrà il primo comizio dopo il suo insediamento. Ed è con i cortei di Torino (uno partirà da corso Marconi, l'ex simbolo del gruppo dirigente Fiat) che hanno scelto di sfilare i leader dei Ds, Piero Fassino, e di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti (Di Pietro sarà a Milano).
Uno sciopero generale di otto ore della sola Cgil (con dei distinguo, a partire dal "no alla concertazione", aderiscono anche i sindacati di base) non accadeva da 40 anni (quello del '68 era di quattro ore). Il più grande sindacato italiano, che il 23 marzo è riuscito a portare a Roma tre milioni di persone, rilancia la sua sfida e nelle 120 manifestazioni provinciali avrà al suo fianco anche studenti e "no global". Epifani è ottimista: "Lo sciopero riuscirà, la Finanziaria ci porta alla crescita zero". E non ha esitazioni nel delineare il percorso della Cgil a partire da domani, un percorso che avrà come prime tappe "i problemi dello sviluppo del Mezzogiorno, della scuola e della formazione, della sanità e della politica industriale".
È difficile prevedere le proporzioni dell'adesione, ma non è impossibile immaginare che gli operai della grande industria, Fiat in testa, i lavoratori del settore dei trasporti pubblici (Alitalia ha cancellato 275 voli tra le 10 e le 18, le Fs dicono che tra le 9 e le 17 circolerà il 60 per cento dei treni a media e lunga percorrenza), i dipendenti pubblici, in particolare della scuola, metteranno a segno i risultati più significativi e visibili. Cisl e Uil accusano la Cgil di aver proclamato uno sciopero con fini squisitamente politici, ma è lo stesso Epifani che sottolinea una volta per tutte: "Non esiste il partito della Cgil, non esisteva con Cofferati, non esiste con me".
È certo che al termine della giornata di sciopero si scontreranno perlomeno quattro bollettini diversi targati risprettivamente: Cgil, Cisl-Uil, Fiat-Confindustria, Berlusconi. La Cgil ieri ha incassato un punto a suo favore: a Ventimiglia (Imperia) 50 lavoratori del settore pulizie iscritti alla Uil hanno restituito la tessera a Luigi Angeletti e hanno chiesto l'iscrizione alla Cgil "contro la firma del Patto per l'Italia e la mancata presa di posizione contro la Finanziaria". Per martedì prossimo, poi, la Uil commercio (Uiltucs) ha organizzato una manifestazione nazionale, sempre a Torino, alla quale ha invitato cinque segretari confederali Uil, ma non il leader Angeletti. Un segnale?
A Cisl e Uil che giudicano "sbagliato" e "proclamato preventivamente" lo sciopero generale, la Cgil ricorda che le ragioni dello sciopero si sono moltiplicate negli ultimi mesi e che lo sciopero stesso è lo sbocco sindacale di un percorso nel quale la Cgil ha mantenuto "la massima coerenza". Alla denuncia contro il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, per comportamento antisindacale, il sindacato di Epifani ieri è stato costretto ad affiancare un esposto contro l'Enichem di Porto Torres (Sassari), che ha "comandato" i lavoratori turnisti allo sciopero: "Un fatto gravissimo, mai accaduto prima, una prova di regime", dice la Filcea-Cgil, che invita i lavoratori a partecipare senza problemi allo sciopero generale e alla manifestazione in piazza d'Italia a Sassari.


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