Repubblica-Benevnuto al 'Riformista'-di Michele Serra

Amaca

MICHELE SERRA

Benvenuto al "Riformista", il nuovo quotidiano di Antonio Polito che dovrebbe e vorrebbe introdurre un po' di pacatezza nell'acidissimo dibattito italiano. Il rischio di moroteismo (e si cita un rischio comunque dignitosissimo) c'è. Vedasi l'articolo di Franco Debenedetti nel quale, dopo avere definito la legge Cirami tal quale la definirebbe Flores d'Arcais ("serve a risolvere un problema giudiziario del premier e di un suo avvocato"), si invita l'opposizione ad astenersi nel voto finale. L'argomentazione c'è tutta, per carità. Debenedetti ritiene la Cirami un autogol così goffo che infierire, dice in sostanza, non serve. Basta con le guerre di religione eccetera eccetera.
Però, detto con rozzezza forse poco riformista: peggiore è una legge, minore la necessità di opporsi? Dobbiamo augurarci che il Polo sforni e faccia passare orridi soprusi per avere il supremo piacere di astenerci, così si coglie che noi siamo signori e loro no? E i princìpi - nella loro drasticità a volte irriformabile - devono essere ragione di battaglia politica, a costo di buscarle, oppure no? Parole come "giusto" e "sbagliato", come si collocano, riformistica