Referendum: botta e risposta tra Epifani e Bonanni
l'esito del referendum ha influito in modo determinante sulla decisione della Flc-Cgil di proclamare un nuovo sciopero di tutto il settore dei lavoratori della conoscenza per il prossimo 18 marzo
Il 95% dei 250.000 lavoratori della scuola che hanno partecipato al referendum indetto dalla Flc-Cgil sul rinnovo biennale del contratto per il 2008-2009 (firmato invece da Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda degli insegnanti) ha votato contro il testo sottoscritto dagli altri sindacati.
Il segretario della Cgil Guglielmo Epifani e quello della Flc-Cgil Domenico Pantaleo hanno presentato ieri i risultati del referendum in una conferenza stampa congiunta nella quale è stato fatto rilevare che il numero dei votanti (250.000) supera di molto il numero degli iscritti alla Flc (135.000), e dimostra che il malcontento del mondo della scuola è generalizzato.
Secca la replica di Raffaele Bonanni, segretario della CISL: " i dati sul referendum nel settore della scuola dati dal leader della Cgil Guglielmo Epifani", ha detto Bonanni, " possono riguardare il suo sindacato ma non gli altri. Epifani non è arbitro nè notaio di tutti, e a Epifani dico che i problemi sono altri e farebbe bene a porseli". Controreplica di Epifani: " 60-70 euro non possono essere il volano della formazione e della produttività".
La Flc-Cgil ha perciò deciso di andare avanti per la sua strada di aperto scontro con il governo e anche con gli altri sindacati, ed è certo che l'esito del referendum ha influito in modo determinante sulla decisione della Flc-Cgil di proclamare un nuovo sciopero di tutto il settore dei lavoratori della conoscenza per il prossimo 18 marzo.