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Quando l'algoritmo fa le pentole ma non i coperchi

di Pippo Frisone

23/10/2015
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ScuolaOggi

Il 22 ottobre sono stati pubblicati dagli USR i decreti con la distribuzioni dei posti dell’organico potenziato, distinto per provincia, per ordine di scuola e per classi di concorso. Seguirà tra il 12 e 20 novembre  l’assegnazione dei posti alle scuole, per finire poi  a fine novembre con le assunzioni in ruolo dei precari che il cervellone del Miur individuerà in base al misterioso algoritmo.

Sono 48.812 posti comuni e 6446 posti di sostegno. In Lombardia sono 7.008 posti comuni e 1.023

di sostegno. Come al solito la parte del leone spetta a Milano che assieme a Monza riceve in totale 3.250 posti , compresi 417 posti di sostegno potenziato.

A tutt’oggi non è dato sapere con certezza come il famoso algoritmo del cervellone funzionerà nell’assegnazione dei docenti precari nella fase c) relativa all’organico potenziato.

Diverse sono le interpretazioni di politici, sottosegretari e tecnici del ministero che spesso e volentieri si contraddicono  tra di loro.

                                         Coniugare punteggi e preferenze , cercando di ridurre al minimo gli spostamenti, si è rivelata un’operazione di difficile attuazione . Da qui le interpretazioni “politiche” e le soluzioni tecniche che stiracchiando le norme, compiono forzature per cercare di limitare al minimo gli esodi fuori provincia.

L’anticipo delle operazioni di supplenza  ha consentito nella fase b) di lasciare buona parte dei  neo-nominati fino al 30 giugno nelle province di appartenenza, limitando in parte il temuto fenomeno dell’esodo dei precari dal Sud verso il Nord .

La fase c) con  55.258 assunzioni è quella numericamente più pesante ma anche quella che si vuole con minori rischio rispetto agli spostamenti. E a doversi spostare saranno circa 7mila  precari che specialmente al Sud non sono riusciti ad avere una supplenza annuale per carenza di posti.

Quando arriverà la mail con l’assegnazione della provincia di nomina, ci sarà poco tempo (10gg ancora?) per riflettere e fare le valige. Accettare e prendere servizio subito a novembre/dicembre

o rinunciare per sempre al ruolo.

Per ridurre al minimo gli spostamenti pare sia stato introdotto qualche ritocco all’algoritmo nella gestione della fase c).

Al primo giro, così pare,  si privilegerà la prima provincia scelta, coprendo  i posti disponibili coi punteggi più alti. Dalla seconda provincia in poi, il cervellone tornerà a funzionare come nella fase b),  incrociando preferenze e punteggi .

Se ad es. a livello nazionale c’è da coprire 100 posti con la cl.conc. A019, l’algoritmo individuerà i 100 nominativi coi punteggi più alti e poi li assegnerà alle province cercando di accontentarli nella loro provincia di appartenenza se ci sono i posti, ovvero in una più viciniora nella stessa regione.

E’ una procedura quest’ultima che somiglia molto a quella dei trasferimenti. Una procedura che non eviterà di sicuro il contenzioso tra quelli col maggior punteggio, costretti a cambiare provincia sin dalla fase b)  e quanti col punteggio più basso riescono a rimanere nella prima provincia prescelta.

Anche qui, aggiustamenti e forzature sono finalizzate a garantire il minor spostamento possibile per fuori provincia e fuori regione non sempre risultano in coerenza col dettato della L.107..

Almeno per tutto l’as.2015/16, perché non bisogna dimenticare che tutte le sedi assegnate, comprese le province, sono provvisorie.

Sarà il piano straordinario di mobilità a sistemare nel 2016/17  in via definitiva tutto il personale che parteciperà ai trasferimenti su tutti i posti, compresi quelli del potenziamento e agli ambiti territoriali. Solo allora si scopriranno veramente tutte le lacune e le incongruenze del piano straordinario di assunzioni con particolare riguardo alla fase b) e c) gestite dal cervellone del Miur.

Solo allora scopriremo che l’algoritmo, come il diavolo, ha fatto le pentole ma non i coperchi.


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