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Provincia Pavese-Scuola, riforma Moratti da bocciare

"Scuola, riforma Moratti da bocciare" Voghera: il dibattito alla Soms promosso dall'associazione Aprile Emanuele Bottiroli VOGHERA. Il comitato locale dell'associazione politico-culturale April...

08/11/2002
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La Provincia Pavese

"Scuola, riforma Moratti da bocciare"
Voghera: il dibattito alla Soms promosso dall'associazione Aprile

Emanuele Bottiroli

VOGHERA. Il comitato locale dell'associazione politico-culturale Aprile ha inaugurato la propria attività, l'altra sera alla Soms, con un dibattito all'insegna della provocazione "Scuola: ma ci possiamo salvare dalla Moratti?". Al tavolo dei relatori, insieme al moderatore Giuseppe Arienta, c'erano Volfango Pirelli, segretario regionale della Cgil scuola, Elena Maga, responsabile provinciale Cisl scuola, Francesco Rubiconto, preside della media Plana, Antonio Califano, studente universitario, e Giuseppe Porqueddu, presidente del distretto scolastico. Ad aprire i lavori è stato Arienta, segretario dei Ds di Voghera: "Vogliamo organizzare iniziative dedicate a temi di grande rilevanza - ha detto - Partiamo dalla scuola, una questione di un'attualità dirompente specie dopo la tragedia di San Giuliano di Puglia. La scuola pubblica sta vivendo un brutto momento: si profilano tagli e i dati parlano chiaro: a quanto ho appreso dalla stampa, solo il 39% delle scuole lombarde è a norma. Ed è solo un esempio". Cosa attendersi dalla riforma Moratti? Pirelli ha spiegato: "La scuola, la sanità e la previdenza sono i tre temi che restano al centro dello scontro. Il governo va proponendo un modello scolastico teso a garantire il minimo a tutti e qualità solo a chi può o a chi sa. Insomma, mentre il centrosinistra vuole garantire il diritto a un'istruzione di qualità per tutti, il governo propone un modello di istruzione aristocratico". Maga ha rilanciato: "Non condivido la riforma Moratti, come a suo tempo non ho accettato quella di Berlinguer. Basta con le leggi delega. La scuola merita progetti di riforma democratici e condivisi. Rifiuto anche le sperimentazioni demagogiche o di facciata". Deciso anche Rubiconto: "Non credo a riforme di ampio respiro. Preferisco una politica dei piccoli passi che preveda i giusti finanziamenti alle scuole, correzioni in corsa e una formazione docenti di qualità. Consiglio al ministro di far visita alle scuole prima di parlare d'innovazioni e potenzialità non sfruttate".


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