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Provincia di Lecco-Allarme per l'handicap a scuola

coordinamento delle "Associazioni disabili" ha preparato un documento per denunciare la grave situazione Allarme per l'handicap a scuola "Tagliati" i progetti: vengono a mancare gli insegnanti di so...

28/11/2002
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La Provincia di Lecco

coordinamento delle "Associazioni disabili" ha preparato un documento per denunciare la grave situazione
Allarme per l'handicap a scuola
"Tagliati" i progetti: vengono a mancare gli insegnanti di sostegno

La situazione è drammatica e non può che peggiorare. A lanciare l'allarme è il coordinamento delle associazioni disabili che dopo aver analizzato la situazione scolastica in merito all'handicap, disagio e inserimento degli stranieri nei primi mesi di scuola, ha preparato un documento per sensibilizzare l'opinione pubblica. Ma soprattutto per chiedere agli enti preposti di intervenire: scuole, enti locali e Asl. Il coordinamento che è composto da varie associazioni che operano nel sociale, genitori e alle quali si è aggiunta anche la Cgil scuola, si incontrerà nuovamente la settimana prossima per decidere le strategie di divulgazione del documento. Ma già ora la situazione è ben chiara. In seguito ai tagli sugli organici operati dal ministro Moratti a inizio anno scolastico, sono state le fasce più deboli, ovvero i portatori di handicap, di disagio psichico e gli stranieri a subire maggiori conseguenze. I numeri parlano chiaro. Se in Lombardia sono stati tagliati 800 progetti su 1100, in provincia di Lecco su 77 richieste in deroga per alunni con handicap certificato ne sono stati cancellate 31. La deroga era stata richiesta per nuove esigenze subentrate nel corso dell'ultimo anno scolastico dovute anche al fatto che ora il sostegno è necessario anche nel biennio delle scuole superiori visto che sono dell'obbligo. Ma se l'handicap almeno in parte è stato tenuto in considerazione, resta completamente scoperta l'area del disagio che in genere non è certificata dal sistema sanitario ma che è strettamente collegata alla sfera disabile. In passato si sopperiva alle esigenze del disagio con la presenza di una piscopedagogista, anche queste però tagliate in maniera consistente. Su 40 richieste - e tra queste anche i facilitatori linguistici per gli alunni stranieri- ne sono state cancellate 36. In pratica insomma tutti i mediatori per l'inserimento degli stranieri sono stati eliminati e persino alla scuola potenziata di S. Stefano la coordinatrice che dovrebbe essere una figura stabile e di ruolo ha un mezzo distacco, ovvero solo 12 ore delle 24 previste. Per sopperire alle esigenze dei bambini dunque si utilizzano le compresenze - fino a quando ci saranno - e per accontentare tutti si riducono in maniera consistente le richieste di ognuno: un bambino che secondo la neuropsichiatria ha diritto a 10 ore di sostegno, ne ottiene 4. "E' una situazione particolarmente grave perché viene disconosciuta l'autorità dell'Asl - spiega Cristina Risposi della Cgil scuola che ha curato lo studio per il coordinamento - se si chiedono ore di sostegno è perché ci sono problemi gravi, non sono richieste della scuola ma del sistema sanitario e ignorarle significa non considerare un problema grave come quello dell'handicap". Il Comune viene incontro ai problemi delle scuole con l'assistente educatore che in ogni caso ha una funzione differente dell'insegnante di sostegno. Ma se ora la situazione è grave il rischio reale è che possa anche peggiorare. Nella nuova finanziaria sono già stati annunciati nuovi tagli ai docenti e il ministero ha già fatto sapere che cambierà il rapporto tra docente di sostegno e alunni: da 1 a 138 si passa a 1 a 145. "Nel documento preperato ricordiamo che la normativa che è stata attuata fino a oggi era una delle più avanzate nell'ambito del sostegno all'handicap - conclude Risposi - in seguito a questi provvedimenti abbiamo perso questo patrimonio. E a farne le spese sono le fasce deboli, proprio quelle che d ovrebbero essere tutelate". Lorenza Pagano


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