Provincia di Como-Più docenti di sostegno, lo chiedono in duemila

Nell'Olgiatese nuova iniziativa di protesta da parte di insegnanti e genitori contro i tagli
Più docenti di sostegno, lo chiedono in duemila

La protesta concede il bis dopo che un'analoga iniziativa non ha ottenuto, nel concreto, i risultati sperati. Una valanga di firme per dire no ai tagli dei docenti di sostegno per il prossimo anno scolastico. Una petizione in piena regola, che nel giro di un paio di settimane ha raccolto 1.300 firme di genitori e 400 di insegnanti della zona dell'olgiatese. Per dire no alla riduzione del personale della scuola che si occupa dei bambini disabili. Senza contare, poi, le iniziative dei singoli istituti che in diverse occasioni si sono fatti portavoce del malumore che serpeggia nei vari ambiti dell'ambiente scolastico. Un documento con altrettante firme era già stato redatto a dicembre e inviato addirittura al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi , che nel giro di qualche settimana aveva calorosamente risposto al grido d'aiuto delle famiglie e degli insegnanti. Ma, ora che le cose non sono cambiate, i docenti ci riprovano, nella speranza che per il prossimo anno qualcosa possa andar meglio per i posti di sostegno a favore degli studenti disabili. Insomma la battaglia continua, nonostante tutto. "La nostra provincia come sempre è una delle più colpite dai tagli al personale - spiega il professor Nicola Molteni , responsabile dell'iniziativa -, e nell'anno appena concluso la scuola elementare ne ha risentito molto. Ecco perché abbiamo deciso di raccogliere le firme e di scendere nuovamente in campo: per difendere il nostro diritto al lavoro e per venire incontro alle esigenze delle famiglie dei bambini disabili". In effetti i numeri non sono particolarmente esaltanti: nell'anno scolastico 2002-2003 si contavano 483 docenti di sostegno in tutta la provincia di Como contro 1.110 studenti disabili. Di questi poi 502 si trovano proprio alle elementari, dove le risorse sono purtroppo poche: solo 196 insegnanti specializzati. "Abbiamo già saputo che ci sarà per il prossimo anno un ulteriore ritocco verso il basso - prosegue lo stesso insegnante - Chiediamo quantomeno che questa volta il personale di sostegno a disposizione venga distribuito in modo più equo su tutti gli ordini di scuole: non è giusto che siano le elementari a sopportare i disagi maggiori'. Ma questa volta i firmatari del documento, che è stato inviato all'Ufficio Scolastico Regionale di Milano (dove cioè si decidono i posti da assegnare e il numero dei docenti) non sono soli: hanno dalla loro parte anche i sindacati. "È un grosso problema - ammette da parte sindacale Gerardo Larghi della Cisl - A nostro parere Milano potrebbe fare di più sul fronte del sostegno, assegnando alla nostra provincia maggiori risorse umane". Luca Lazzari