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Proteonews-Reclutamento ed avvio dell'anno scolastico -di O.Bonezzi

Reclutamento ed avvio dell'anno scolastico 30 agosto 2004 L'anno scolastico inizia con una sconfitta politica del MIUR. Il primo decreto applicativo sulla riforma è nei fatti inapplicato....

31/08/2004
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Proteo Fare Sapere

Reclutamento ed avvio dell'anno scolastico
30 agosto 2004

L'anno scolastico inizia con una sconfitta politica del MIUR. Il primo decreto applicativo sulla riforma è nei fatti inapplicato.
L'avvio poi della trattativa con le OOSS su tutor ed applicazione della riforma (vedi nota cgil scuola) rappresenta la sconfitta dell'arroganza ministeriale.
Le forzature (provare ad applicare scuola per scuola il decreto tagliando fuori i rappresentanti della scuola) fatte nel passato anno scolastico non sono servite a nulla. Bisogna trattare, e le trattative per dispiegarsi hanno bisogno comunque di tanto tempo.
Nelle scuole del primo ciclo d'istruzione, invece, inizierà un confronto professionale inedito: come abbiamo rilevato fin dall'inizio, gli allegati programmatici sono provvisori, per stessa ammissione della circolare 29, e soprattutto sono professionalmente irricevibili.
Sarà questa l'occasione per chiedere che una commissione plurale, scientifica, e non partitica o segreta, insomma una commissione di tutti, scriva nuovi "allegati programmatici".
I collegi invece discuteranno del decreto provvisorio e potranno dividersi, ma sulle questioni alte, di principio e di deontologia, questo non è necessariamente un male.

Un nuovo fronte

Il cuore, l"osso" con cui, però, dovremo fare i conti sarà il tema del reclutamento.
L'attuale sistema di reclutamento è stato fatto saltare dal governo. Lo dimostra il caos sulla compilazione delle graduatorie dei docenti di queste settimane, e la situazione drammatica vissuta dai precari in tutto il Paese.
Questo è accaduto sia per gli sconsiderati interventi dell'attuale governo sia per qualche errore di quello passato.
Ma di fronte a tutto questo, dentro e fuori dal mondo della scuola troppi pensano o vogliono far credere che la madre di tutte le soluzioni sia la chiamata diretta dei docenti e del restante personale da parte del preside: lo pensa l'ANP, lo pensano quelli del il famoso "Buonsenso", lo pensa la Confindustria, Treelle e secondo me anche qualche pezzo dell'Ulivo. La bozza del decreto legge applicativo della riforma Moratti poi lo prevede esplicitamente.

No alla chiamata diretta

La chiamata diretta da parte del preside avrebbe senso se la scuola fosse una ferriera, ma se la scuola è un diritto, garantito dalla mano pubblica, occorre che vi si acceda per concorso, come prevede la Costituzione Italiana. La docenza è una magistratura indipendente richiede imparzialità,di certo non ha bisogno di potenziali servi, ricattabili da presidi, controllati a loro volta dai Direttori Regionali nominati dal governo. I concorsi possono essere per esami o per titoli , ma debbono essere concorsi, con graduatorie pubbliche e trasparenti, provinciali o regionali.

"Ridateci i provveditorati"

Certo occorre fare i conti con i pasticci provocati dall'attuale governo.
A mio parere per chiudere il pregresso, ma anche per sanare una evidente ingiustizia, vanno fatte, e subito, le immissioni in ruolo su tutti i posti disponibili (circa 200 mila).
Poi c'è un problema di gestione, che non riguarda direttamente gli aspiranti docenti, ma riguarda le scuole.
Alla prova dei fatti l'affidamento della compilazione delle graduatorie alle scuole voluta dal governo di centro sinistra si è rivelata una scelta sbagliata.
Ha comportato più difficoltà, ha introdotto un carico di lavoro insopportabile sulle segreterie, creato disguidi, e non ha portato nessun miglioramento.
La gestione delle domande va riconsegnata ai CSA perché più semplice, veloce e trasparente.
Anche le nomine affidate alle scuole polo (una scuola si improvvisa provveditorato e fa come se fosse il provveditorato) non hanno senso. Tanto vale tornare alla situazione precedente.
Inoltre, sanate le situazioni pregresse, e quindi a regime occorre arrivare ad una forte semplificazione nella compilazione delle domande di supplenza: tutto il punteggio dovrebbe essere uguale indipendentemente da ordine scolastico ecc.. ogni mese un punto. Verrebbe così premiata la relazione didattica e si creerebbe una situazione di trasparenza positiva. Questo può apparire un dettaglio ma se ci si pensa non lo è.

Una proposta per calcolare i posti per gli studenti delle siss

Le siss vanno mantenute perché, sanato appunto il pregresso, sono il sistema corretto di formazione e reclutamento, ma i posti che le università offrono devono essere calcolati non solo sui posti vacanti ma anche sulle liste d'attesa costituite dalle graduatorie, perché è evidente che, se il governo non assume, i posti vacanti aumentano, ma aumentano anche le liste d'attesa per entrare in ruolo.

E sugli ata

Anche per Il personale ata, infine, si deve ripensare al sistema di reclutamento. Già ora in molte situazioni si è costretti ad assumere collaboratori scolastici con chiamate dalle liste di collocamento, e non è una soluzione adeguata alle esigenze della scuola.
Per tutto il personale: collaboratori scolastici e assistenti, occorre mantenere e aggiornare le graduatorie provinciali, che devono essere triennali e non più permanenti (ci sono province con 15.000 iscritti nella graduatorie degli assistenti amministrativi, con morti , pensionati ecc.).Sarebbe inoltre utile un filtro, oltre il titolo di studio.Per esempio, sottoporre agli aspiranti candidati ad un blocco di quiz ministeriali, tipo patente, per riuscire in tempi ragionevoli a selezionare, e costruire graduatorie più gestibili, non troppo costose e trasparenti.

Per i dirigenti scolastici e dsga

Va rivisto - e ovviamente soprattutto attuato - anche il reclutamento dei dirigenti scolastici, il cui meccanismo di concorso è talmente complicato che rischia di non essere mai fatto se non ogni decennio, e andranno anche tenute in considerazione le esperienze professionali dei nuovi presidi incaricati che in questi ultimi anni hanno consentito di far fronte all'emergenza dei posti vacanti.
Così come occorre iniziare a capire quale forma di reclutamento per i DSGA, quali titolo, quale opportunità di carriera per coloro (assistenti amministrativi) che in questi anni hanno fatto questo mestiere in condizioni proibitive ed accanto al reclutamento va aperto con urgenza l'opportunità della mobilità professionale di tutto il personale ata, non muoversi, sentirsi condannati a fare sempre lo stesso mestiere sta creando una sorta di depressione professionale che non promette nulla di buono.

Facciamo presto!

Queste sono alcune proposte più politiche e professionali che sindacali, semplici e personali, ma va comunque costruita un'alternativa alla devastante proposta del reclutamento per chiamata .Per fermarli dobbiamo dire parole molto chiare sulle forme concrete, trasparenti ed economicamente compatibili di reclutamento, urgono proposte credibili e precise, ed in fretta.

Omer Bonezzi


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