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Proteofaresapere-Un'intervista rivelatrice

Un'intervista rivelatrice Ben due delle quattro pagine di cui è composto un giornalino della Gilda, diffuso giorni fa a scuola, sono dedicate all'intervista al prof. G. Bertagna, il quale rispond...

25/10/2002
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Proteo Fare Sapere

Un'intervista rivelatrice

Ben due delle quattro pagine di cui è composto un giornalino della Gilda, diffuso giorni fa a scuola, sono dedicate all'intervista al prof. G. Bertagna, il quale risponde a cinque brevi domande parlando diffusamente dei LARSA (laboratori di recupero e di sviluppo degli apprendimenti) e della carriera dei docenti.

In sintesi; la carriera dei docenti prevede le figure del coordinatore-tutor di classe, dell'esperto di gestione di progetti speciali, del docente aggregato, dell'addetto alla progettazione didattica d'istituto: tutte competenze e titoli da ottenere con la frequenza delle SAI ( strutture universitarie ex-novo); per accedere ai LARSA, invece, bastano le competenze normali degli insegnanti e il prof. Bertagna si augura che in tutte le scuole, o in reti di scuole, ci sia 'una strategia precisa per individuare chi è più adatto a svolgere questa funzione, soprattutto dove i LARSA non restano laboratori opzionali interni all'orario d'obbligo, ma laboratori facoltativi che impiegano allo scopo parte delle 200 ore annuali disponibili per ogni allievo oltre le 900 ore obbligatorie uguali per tutti (scuola secondaria di primo e secondo grado). Strategia che può partire da un semplice censimento vocazionale'da un esame delle competenze professionali maturate nel portfolio del docente e, soprattutto, dalla 'chiamata' dei docenti aggregati'( i docenti inseriti nell' albo degli aggregati potranno anche essere 'chiamati' dalla scuole autonome 'senza i vincoli dei normali trasferimenti).

Anticonfederale e filogovernativo

Possiamo, senza ombra di dubbio, affermare che la sostanza del discorso dell'intervista sia anticonfederale e filogovernativa. Infatti le proposte del prof. Bertagna non vengono criticate, anzi, a partire dalla presentazione iniziale, si accende una prospettiva benevola su di esse ('intervista rilasciata con la consueta, gentile disponibilità'; ' un'opportunità di percorso professionale per i docenti'; 'qualcosa che potrebbe, in un certo senso, rispondere alle richieste della nostra piattaforma in merito ai passaggi per i docenti, legati a maturazione e crescita professionale, in contesti di insegnamento superiore')

Le critiche ci sono, ma al solito riguardano la legge 30 e i confederali ('gli strenui difensori della legge 30'), anzi le critiche alla legge 30 e ai confederali permeano tutto il discorso e vengono ribadite ed amplificate in un riquadro centrale a grossi caratteri, dove si accusano i sostenitori del 'non uno di meno' di voler 'trattare tutti allo stesso modo' ' svendendo qualità contro quantità' 'per non risultare selettivi' .

Ma non era proprio il prof. Bertagna a travisare, un anno fa, il donmilaniano ' non c'è nulla che sia ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali' ? A distanza di un anno dobbiamo congratularci con lui per avere finalmente riportato il concetto di don Milani?

Le opportunità per i docenti

Nota bene: la carriera professionale dei docenti, cavallo di battaglia della Gilda, non riguarda tutti i docenti ma riguarda solo alcuni, quelli che in seguito a corsi universitari otterranno qualifiche diversificate; anzi, più si è bravi e più si sale e infine'si lascia l'insegnamento!

E che ne sarà della qualità della scuola se, invece di incoraggiare un diffuso lavoro di team di ricerca-azione all'interno della scuola, si incoraggeranno i percorsi di formazione esterni e solitari?

E chi rimane a insegnare?

E' del tutto chiaro come la massa che rimane a insegnare non possa fare carriera!

E che dire degli ALBI? Il nuovo nome della precarizzazione è ' ALBO PROFESSIONALE'?

In proposito vale la pena ritornare sul passaggio dell'intervista in cui il prof. Bertagna propone (come un anno fa) le 900 ore obbligatorie più 200 facoltative per la scuola media e la scuola superiore. Il numero delle ore obbligatorie di scuola viene diminuito (attualmente sono 1000 e più), il che, unito alle misure sull'orario degli insegnanti previste nelle finanziaria 2003, significa che migliaia di docenti non solo non faranno carriera, ma non avranno alcuna cattedra. Purtroppo ci sono docenti che contano su questa riduzione del numero di 'colleghi' pregustando lauti stipendi e il giornalino della Gilda è in sintonia con essi, nel mentre ci aiuta a rendere sempre più nitido il disegno della riforma Moratti.

Il cataclisma scolastico

Come arginare l'ondata di sindrome del burnout che travolgerà la categoria dei docenti quando dovesse avverarsi questo cataclisma scolastico? Altro che funzioni-obiettivo! Altro che concorsone!

Sarebbe chiaro, allora, anche ai più fiduciosi, che i docenti saranno stati condotti sull'altare sacrificale con la corda di una malintesa carriera professionale.

Chiara Recchia - Proteo Fare Sapere - Toscana


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