FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3938363
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Precari, al Sud l'attesa non è finita

Precari, al Sud l'attesa non è finita

Tempi di ingresso in ruolo almeno doppi rispetto al Nord. Il Miur lavora alla revisione del decreto sul reclutamento. Si parte da settembre

21/03/2017
Decrease text size Increase text size
ItaliaOggi

Alessandra Ricciardi

Smaltire i docenti delle Gae, assicurando loro la riserva del 50% dei posti vacanti e disponibili. Prevedere una corsia preferenziale per gli abilitati della seconda fascia di istituto. Assicurare la possibilità ai precari non abilitati ma con 36 mesi di essere arruolati con un percorso facilitato parallelamente ai concorsi. Il piano per l'assorbimento del precariato che il parlamento chiede al governo, e su cui a giorni arriverà il decreto del ministero dell'istruzione, non può però modificare un dato connaturato alla realtà: che i contingenti dei precari al Sud sono di gran lunga più corposi dei posti disponibili oggi e nel prossimo futuro.

Al Nord per alcune classi di concorso, come matematica, tutte le graduatorie si esauriscono, stimano al ministero dell'istruzione, in 3 o 4 anni, che salgono a 5-6 per italiano. Al Sud ci vuole più del doppio del tempo. Per non parlare delle isole, dove per classi di concorso molto settoriali si parla anche di un'attesa ventennale. La mobilità dal Sud al Nord resta dunque elemento decisivo anche nel nuovo piano. I primi dati sul monitoraggio del precariato sono stati forniti alle camere dal sottosegretario all'Istruzione, Vito De Filippo. Per quanto riguarda le Gae, le scuole medie contano 5.819 iscritti, le superiori, 12.598. Il totale del contingente è di 13.155, tenendo conto che molti candidati sono iscritti per entrambi i gradi. « Si va dai circa 30 docenti della secondaria di I grado del Molise ai circa 2200 della secondaria II grado della Sicilia. Se consideriamo solo le superiori, le regioni con più docenti in Gae sono Sicilia (circa 2.200 candidati), Campania (1.900), Lombardia e Puglia (1.400), Lazio e Calabria (1.000)», dice De Filippo.

Per la secondaria di I grado, delle 10 classi di concorso che hanno ancora personale in graduatoria ad esaurimento in almeno una regione (esclusi gli strumenti musicali), tre si esauriranno in tutta Italia entro pochi anni (Italiano, Matematica e scienze, Tecnologia), altre 5 classi di concorso lo faranno in almeno tre macro regioni su cinque (Musica, Scienze motorie, Arte, Inglese e Francese). Per la secondaria di II grado, sono numerose le classi di concorso dove la consistenza delle Gae è inferiore al 10% rispetto all'organico di diritto.

Gli abilitati di seconda fascia delle graduatorie: per le medie, tra Centro e Sud-Isole, si contano quasi 19 mila precari, per la secondaria sono 27 mila. A pesare sui tempi di smaltimento è la disponibilità di posti che al Sud resta limitata e su cui ancora al ministero fanno fatica a rilasciare stime, in attesa dell'analisi dei dati pensionistici. La nuova fase del reclutamento partirà da settembre.

Il sistema, si legge nei pareri di camera e senato, ha l'obiettivo «di attrarre e preparare alla professione docente persone giovani e competenti nelle loro discipline, eliminando il fenomeno dei lunghi periodi di precariato pre-ruolo». Il primo concorso, due scritti e un orale e poi tre anni di formazione, dovrebbe essere avviato nel 2018. Una tempistica su cui c'è già l'ok dell'Istruzione. Intanto decolla la fase transitoria. Nelle proposte individuate da camera e senato, continuerà l'iter di assorbimento delle graduatorie ad esaurimento e l'assunzione dei vincitori del concorso del 2016, anche derogando al limite del 10% dei posti messi a bando. I docenti abilitati delle seconde fasce si prevede «siano inseriti entro l'anno scolastico 2017/18 in una speciale graduatoria regionale di merito» sulla base dei titoli posseduti (compreso il servizio) e della valutazione conseguita in una apposita prova orale di «natura didattico-metodologica». Questi docenti saranno ammessi direttamente al terzo anno del nuovo percorso di ingresso nella scuola.

Si tratterà di una sorta di anno di prova rafforzato, durante il quale saranno valutati sul campo nel corso delle supplenze e a cui poi potrà seguire la definitiva assunzione. A questi docenti dovrà essere riservata una quota di posti vacanti decrescente nel tempo. La percentuale dovrà essere decisa dal ministero insieme agli ingressi per i non abilitati. Uno dei nodi, questo, su cui sarà decisiva la valutazione del ministro, Valeria Fedeli.

I precari non abilitati, «che abbiano svolto almeno tre anni di servizio», si prevede che a regime, e non solo nella fase transitoria, siano ammessi «a partecipare a speciali sessioni concorsuali loro riservate». I vincitori parteciperanno al percorso di formazione/reclutamento direttamente al secondo anno. La procedura concorsuale consisterà per loro in una prova scritta e in una orale. Si contano nelle terze fasce per le sole medie e superiori oltre 322 mila candidati. Bisognerà vedere quanti di questi avranno i 36 mesi da poter vantare subito.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL