Per un' istruzione di tutti e per tutti

dal sito della Fondazione Di Vittorio

Interventi
Per un' istruzione di tutti e per tutti

Contro la privatizzazione del sapere, in difesa de
: lla scuola pubblica.

L'apertura di un nuovo anno scolastico rappresenta per noi un appuntamento politico di rilievo per proseguire l'iniziativa contro la privatizzazione della nostra scuola.
Innanzitutto c'è una qualità minima della scuola, quella di tutti i giorni, che il territorio, le forze sociali, le istituzioni devono difendere con le unghie e con i denti perché da lì passano diritti e progetti di vita. Crescono gli alunni per classe, si tagliano le classi, aumentano le liste di attesa nella scuola dell'infanzia, meno tempo pieno e tempo prolungato. Questa è, in sintesi, uno degli aspetti peggiori dell'avvio del nuovo anno scolastico.
In ogni territorio intendiamo costruire una mobilitazione che faccia della qualità dell'istruzione l'asse di tante vertenze territoriali sulle quali costruire alleanze e visibilità.

Dopo l'approvazione della legge Moratti le difficoltà per il Governo stanno crescendo vistosamente. Non v'è traccia del piano finanziario per attuare la Legge ed il primo decreto legislativo, che avrebbe dovuto dare attuazione piena alle nuove norme nelle prime classi elementari, non ha varcato neanche la soglia del Consiglio dei Ministri. Insomma difficoltà evidenti per una legge che non ha consenso. Questa situazione di difficoltà deriva dal fatto che si registra un'opposizione crescente alla legge in tutto il Paese.
Ora, un decreto di due articoli tenta di far passare ciò che il governo non è stato in grado di fare.
In sostanza alle scuole si chiede di sperimentare non per raggiungere un obiettivo ma per riempire un vuoto del Governo!! Niente è peggio che chiedere di praticare l'inutile a persone intelligenti e a bambini che non hanno tempo da perdere.
Che le scuole sperimentino quello che vogliono, dice il decretino, l'importante è poter sbandierare ai cittadini che il processo di 'riforma' va avanti. Noi contrasteremo questo percorso ed abbiamo avviato anche iniziative legali, contro norme illegittime sulla base della stessa legge Moratti. Il rischio è che aumenti la confusione nelle famiglie, per questo intendiamo essere in campo da subito per dire che sulla scuola bisogna discutere e che il discrimine per noi è che bisogna avere più scuola pubblica per tutte e per tutti.

Mandare i figli a scuola comincia a diventare un lusso per un numero crescente di famiglie. Riprende vigore una faccia odiosa della selezione, quella rappresentata dai costi. La stangata si materializza con i libri di testo sempre più cari, con le scuole con sempre meno risorse costrette a chiedere sempre più aiuti alle famiglie, con il primo anno di secondaria che, ridotto l'obbligo, torna ad essere a pagamento, con le difficoltà dei comuni per il taglio ai trasferimenti. Ora è ancora più evidente tutta la provocatorietà di leggi regionali sul buono scuola tese a sostenere solo chi accede alla scuola privata.
Sono necessarie politiche di sostegno alla frequenza scolastica che, in modo proporzionale al reddito, sostengano le famiglie.
La nostra iniziativa sulla Finanziaria per il 2004 rappresenterà l'occasione per rivendicare il contrario delle scelte praticate con la Tremonti bis, noi vogliamo risorse per sostenere gli investimenti in cultura e sapere.

Enrico Panini, Segretario Generale CGIL SCUOLA.

27 Agosto 2003

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