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Passano di ruolo i docenti di religione, e i precari protestano

Passano tutti di ruolo e i precari protestano Sono oltre cento, secondo i dati del Csa (ex Provveditorato), gli insegnanti di religione che, in provincia, sarebbe più corretto dire nella diocesi...

29/07/2003
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Passano tutti di ruolo
e i precari protestano

Sono oltre cento, secondo i dati del Csa (ex Provveditorato), gli insegnanti di religione che, in provincia, sarebbe più corretto dire nella diocesi, con l'apertura dell' anno scolastico potrebbero entrare di ruolo a tutti gli effetti. Lo ha stabilito la Camera dei Deputati che ha trasformato in legge il provvedimento che aveva già suscitato polemiche all'epoca dell' 'esordio' della riforma Moratti. Gli insegnanti di religione, che continueranno ad essere scelti dall'arcivescovo prima di accedere ad un apposito concorso, avranno così gli stessi diritti dei loro colleghi.
Immediate le critiche dei sindacati, in particolare della Cgil che definisce la legge addirittura "incostituzionale". "Ci sembra scandalosa '#8212; osserva Monica Ottaviani, di Cgil Scuola '#8212; perché penalizza quei precari che da anni aspettano di entrare di ruolo". Nel caso che la loro cattedra dovesse venire a mancare per mancanza di alunni o perché il vescovo non ritiene più valida la loro idoneità (in caso, ad esempio, di divorzio), gli insegnanti di religione potranno passare, avendone i titoli, ad altre cattedre, come quelle di matematica o italiano, ed avranno la precedenza rispetto ai supplenti perché già di ruolo. Critico, ma meno drastico Mario Gavanelli della Uil Scuola: "Non è corretto '#8212; spiega '#8212; per quelli che sono in graduatoria e si vedranno 'portar via' il posto. E inoltre perché dare certezza a questi insegnanti e lasciare fuori quelle decine di migliaia che da anni vivono nel precariato?". Sulla questione interviene anche il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Capra: "Credo che sia giusto risolvere il problema della precarietà degli insegnanti di religione, anche se avrei preferito una soluzione diversa. Mi lascia perplesso il fatto che possano entrare, in caso di esubero, in graduatorie alle quali si accede tramite concorso, e all'interno delle quali spesso gli insegnanti 'tradizionali' aspettano per anni".
Di parere diverso il coordinatore provinciale della Margherita, Paolo Valenti: "La situazione è preoccupante per tutti i precari e con gli insegnanti di religione è stato affrontato solo un aspetto del problema. E' una legge che da stabilità nel mondo del lavoro, ed è positivo. Bisogna vedere come sarà gestita, perché non crei disagi agli altri".


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