orriere-Scuola libera e "padana": il Comune risarcirà 251 mila euro

Scuola libera e "padana": il Comune risarcirà 251 mila euro

La Corte dei Conti: un ente locale non può finanziare un istituto privato Il sindaco di Caravaggio: rifarei tutto

Scuola libera Aurora per il sindaco, scuola padana per l'opposizione. Questione di punti di vista. Di certo una scuola elementare che rischia di costare al Comune di Caravaggio (Bergamo) che l'ha finanziata per cinque anni (anche se attraverso l'associazione Aurora) 251 mila euro. È una sentenza della Corte dei Conti a chiudere una delle battaglie simbolo dei lumbard. Perché il punto è questo: il Comune non può finanziare le scuole private, padane o meno che siano. E adesso sindaco, giunta e consiglieri della maggioranza devono risarcire allo Stato i fondi impiegati. E poteva anche andare peggio: perché il danno erariale è stato calcolato in oltre 628 mila euro, scontati del 60% per il fine sociale del finanziamento. "Rifarei tutto, resto convinto che la scuola fosse da sostenere - insiste il sindaco di Caravaggio, Ettore Pirovano, che oggi è anche diventato senatore -. E basta con la storia della "padanità": insegnavamo inglese sin dalla prima elementare, le pare un'iniziativa leghista? Di verde c'erano solo le griglie. E di padano i racconti di qualche nonno che veniva a parlare della nostra terra. In compenso abbiamo garantito un servizio a una cinquantina di bambini della frazione Masano, che, altrimenti avrebbero dovuto trasferirsi. Abbiamo tenuto aperto la scuola con i denti e, nel 2002, l'abbiamo riconsegnata allo Stato".
Facciamo un passo indietro. Nel '97 l'idea delle scuole padane è di quelle che piacciono al popolo dei lumbard. Ne sorgono a Varese e a Vicenza. A Masano, frazione di Caravaggio di 850 abitanti, la scuola elementare statale era destinata a chiudere perché gli alunni erano meno di 50. Così nasce l'idea della scuola libera , solo informalmente chiamata "padana". L'opposizione insorge e, nel '99, dal Tar arriva il primo stop. Ora la batosta della Corte dei Conti. Come pagherete? "Quello è l'ultimo problema - continua Pirovano -. Innanzitutto faremo ricorso, almeno per rivedere l'ammontare dei finanziamenti. Se avessimo chiuso la scuola e spostato i bambini in un'altra frazione, il Comune avrebbe avuto più spese. Comunque non credo che saremo assolti neanche in appello". Giustizia politicizzata? "Credo che sia innegabile la componente politica di questa sentenza. D'altronde, che sarebbero sorti dei problemi, io ho iniziato a sospettarlo nel '98, quando incontrai Luciano Violante al ristorante di Montecitorio: mi offrì il pranzo e cominciò a chiedermi della scuola padana. Ho capito che qualcosa bolliva in pentola". Intanto, a Caravaggio, c'è anche chi festeggia: "Abbiamo sempre sostenuto che il finanziamento del Comune fosse illegale - afferma il consigliere di Rifondazione, Sebastiano Baroni -: ora la sentenza ci dà ragione".
Arianna Ravelli

Cronaca di Milano