Nuova Sardegna-Una lunga settimana di scioperi

Una lunga settimana di scioperi
Domani la scuola, venerdì quello generale indetto dalla Cgil
Diffuso anche il calendario per Fiumesanto

SASSARI. Una settimana di grande tensione quella che si apre domani con lo sciopero nella scuola promosso dai sindacati, eccetto la Cgil che, invece, ha proclamato lo sciopero generale (di tutte le categorie dei lavoratori, compresi coloro che operano nella scuola) per venerdì 18 ottobre. Intanto, le Acli di Sassari parteciperanno oggi a Roma all'assemblea nazionale degli insegnanti precari.
Sarà Michele Borrielli, presidente del circolo Acli di Sassari, a rappresentare a Roma le rimostranze degli insegnanti precari "storici" che, il 16 settembre scorso, primo giorno di scuola, iniziarono la loro campagna contro la flessibilità insostenibile, con una manifestazione davanti al liceo Azuni.
E per lunedì è stato indetto lo sciopero della scuola. Un'astensione proposta in particolare dalla Gilda e che ha avuto il pieno appoggio di due organizzazioni sindacali confederali, Cisl e Uil, ma non della Cgil. Quest'ultima confederazione, infatti, aveva a suo tempo indicato il 18 ottobre come data per una mobilitazione generale e - dice Lalla Odoni, segretaria della Cgil-Scuola - "avevamo chiesto agli altri sindacati di individuare un'altra data che non fosse troppo vicina a quella del nostro sciopero generale. Evidentemente, però, hanno ritenuto di proclamare l'astensione solo qualche giorno prima di venerdì".
Gli scossoni polemici, quindi, sono ben lontani dall'essere assorbiti, dopo la spaccatura sancita - di fatto -, dalla firma del Patto per l'Italia, sottoscritto da Cisl e Uil con il governo.
Domani si sciopera per chiedere "più risorse per la scuola pubblica, per il rinnovo del contratto e contro i tagli; occorrono investimenti certi", come si legge in un documento sottoscritto dal segretario provinciale Uil Scuola, Giuseppe Maccioccu: "Il contratto del personale della scuola è scaduto dal dicembre 2001; e che fine ha fatto il piano pluriennale di investimenti di 15-19 miliardi di vecchie lire annunciati per la scuola? E a proposito della Finanziaria, occorrono investimenti certi, non tagli nel personale docente e Ata".
"Meno servizi e minori disponibilità di risorse e personale - si legge in una nota del direttivo provinciale Cgil-Scuola - significano meno scuola pubblica e maggiore ricorso al mercato: la scuola pubblica del ministro Moratti è una scuola minima e dequalificata. Una controriforma del sistema di istruzione e formazione, si inserisce in una situazione di grave crisi economica e di fallimento delle politiche economiche e sociali fin qui seguite: le scelte del governo determinano un deciso attacco ai diritti, attraverso la precarizzazione dei rapporti di lavoro, la manomissione dell'articolo 18, i provvedimenti in materia sanitaria e fiscale e quelli minacciati sulla previdenza. Per questo - dice ancora la nota della Cgil-Scuola - riteniamo necessaria una specifica mobilitazione dei lavoratori della scuola. Ma riteniamo indispensabile, in questa fase, tenere unito il mondo della scuola con le lotte di tutti i lavoratori per la tutela dei diritti del lavoro, della sanità, della previdenza". Da qui l'invito allo sciopero del 18 ottobre. Per l'occasione, la Fnle-Cgil ha diffuso il calendario degli scioperi delle centrali di produzione di energia elettrica che interessa i lavoratori di Fiumesanto: martedì 15, gruppi 1 e 2 dalle ore 7; venerdì 18 gruppo 3 dalle ore 7; venerdì 25 gruppo 4 dalle ore 7.