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Nuova Sardegna-Un no alla Moratti

Un "No" alla Moratti Docenti contrari alla sperimentazione Daniela Paba CAGLIARI. La scuola sarda boccia, senz'appello, la "sperimentazione" della Moratti per la scuola materna ed elementare. O...

12/09/2002
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Nuova Sardegna

Un "No" alla Moratti
Docenti contrari alla sperimentazione

Daniela Paba

CAGLIARI. La scuola sarda boccia, senz'appello, la "sperimentazione" della Moratti per la scuola materna ed elementare. Oggi, a pochissimi giorni dall'avvio dell'anno scolastico, il Direttore regionale Armando Pietrella dovrebbe rendere pubblico l'elenco ufficiale delle scuole designate ad accogliere la sperimentazione secondo il ministro Moratti: otto circoli didattici in tutto, due per provincia, più due scuole paritarie (ex private) per capoluogo. Ma già ieri i sindacati, dopo una affollata riunione hanno fatto sapere che, ovunque nell'isola, i docenti chiamati ad approvare l'avvio della riforma, hanno detto "no".
Riuniti i collegi, hanno deliberato rispedendo al mittente il progetto che trasformerebbe i primi anni di scuola consentendo, "dove ci sono condizioni di fattibilità", quindi in un numero limitato di istituti, l'iscrizione di bambini che compiranno rispettivamente tre e sei anni entro febbraio 2003. Tra le condizioni richieste, la presenza di laboratori linguistici e di informatica che, come si sa, non sono di casa neppure nelle scuole secondarie. "Le scuole sarde- scrive in una nota la CGIL scuola - hanno pronunciato un chiaro e univoco messaggio "Siamo contrari alla sperimentazione Moratti". Le declamazioni fatte dal Direttore Scolastico Regionale, fin dal mese di luglio, su una entusiastica adesione in Sardegna ai pezzi di "controriforma Moratti" viene smentita dalla realtà". Continua la CGIL fornendo i dati delle votazioni: a Cagliari, 88 istituti su 89 hanno respinto la riforma; a Nuoro nove su undici, a Sassari venticinque su ventisette, a Oristano cinque su dieci dei circoli e cinque su quindici Istituti si sono dichiararti inadeguati. Per gli altri le consultazioni sono ancora in corso. "La volontà dei Collegi dei Docenti evidenzia in maniera chiarissima che "la scuola" è contro l'ipotesi di sperimentazione della riforma sia per ragioni di metodo che di merito. -chiarisce la nota giunta dai COBAS - Infatti, non è ammissibile una sperimentazione calata dall'alto (ed aggiungiamo ad anno scolastico già iniziato), senza la condivisione degli operatori che debbono portarla avanti. Lo stesso progetto integrale di "riforma" Moratti non ha avuto, allo stato, alcun coinvolgimento della scuola "viva" poiché il grottesco "tour" della Ministra e gli stessi Stati Generali sono stati una operazione d'immagine senza alcun coinvolgimento reale. Appare chiaro che per i docenti le priorità investono le carenze presenti nelle scuole pubbliche ed il deficit di investimento che negli ultimi anni è esponenzialmente aumentato. Gli operatori della scuola non chiedono uno stravolgimento continuo delle scuole ad ogni cambio di governo ma vorrebbero, invece, poter lavorare serenamente, in strutture adeguate, con la possibilità di contare su materiali e laboratori degni di questo nome


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