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Nuova Sardegna-Tappa dopo tappa i nuovi passaggi della formazione

Tappa dopo tappa i nuovi passaggi della formazione n.p. NUORO. Allo stato attuale, la Riforma Moratti è un bel busillis. Anzi non è neppure Riforma. Nel senso che non si sa ancora se verrà at...

14/09/2002
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Nuova Sardegna

Tappa dopo tappa i nuovi passaggi della formazione

n.p.

NUORO. Allo stato attuale, la Riforma Moratti è un bel busillis. Anzi non è neppure Riforma. Nel senso che non si sa ancora se verrà attuata. Vediamo di schematizzarla. Si parte dalla Scuola dell'Infanzia e si passa poi alla Scuola Primaria che comprende cinque anni e dà la possibilità di ingresso ai bambini sotto i sei anni.
Dalla Primaria passaggio immediato alla Secondaria di primo grado (tre anni) e alla fine del ciclo il primo esame di Stato. Superatolo, per gli studenti si aprono due strade: i Licei, otto in tutto, oppure l'Istruzione e Formazione Professionale, da una prima a una terza qualifica. C'è possibilità di passaggio da una strada all'altra. I Licei durano cinque anni. Tre la Formazione Professionale più un anno integrativo. Al termine di entrambi i percorsi ancora esame di Stato. Poi nuova divaricazione tra Università e Formazione Professionale Superiore.
Per quanto riguarda questa idea di Riforma esiste un disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 14 marzo 2002 e ancora bloccato alla Commissione Istruzione del Senato. C'è disaccordo nella stessa maggioranza di Governo. La Scuola quindi ancora al grado zero. Dopo i tentativi riformatori di Luigi Berlinguer e Tullio De Mauro con l'avvento di Letizia Moratti al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca si è insediata una Commissione chiamata "Bertagna" dal nome del coordinatore, per la modifica del sistema scolastico. Insieme a Giuseppe Bertagna della Commissione fanno parte Ferdinando Montuschi, Giorgio Chiosso, Norberto Bottani, Michele Colasanto e Silvano Tagliagambe.
Tra le idee-guida si parla di risorse umane in primo piano e di spendita di fondi destinati alla Scuola. Solo che le realtà da riformare si presentano ardue. Differenze notevoli tra Nord e Sud, molte di sempre, e le risorse umane, insegnanti in primis, che non sembrano adattarsi allo spirito della Riforma. Licei e Formazione Professionale sembrano la riproposta di una Scuola di serie A e un'altra di serie B. La spendita complessiva per l'attuazione del disegno di legge prevede circa 113 mila miliardi per il triennio 2002-2004 ad attingere da un "Fondo speciale" del Ministero dell'economia. Se non fosse che l'anno scolastico appena trascorso si è chiuso con 4 mila miliardi di spese senza copertura.
Che ci siano discordanze sulla programmazione tra i ministri Tremonti e Moratti? Quel che comunque continua a sostenere molti insegnanti nel respingere la sperimentazione nella Scuola Primaria è il ritorno al maestro unico. Oltre che sconvolgere l'esperienza dei moduli, il rischio reale è dato dai tagli dei posti di lavoro. Il lavoro si sa, la consapevolezza del proprio ruolo e di fare bene, sta alla base di tutto. Soprattutto della Scuola.


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