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Nuova Ferrara-La nuova scuola fa paura

La nuova scuola fa paura A Bondeno il dibattito sulla riforma Moratti I timori dell'assessore provinciale Cinti Luciani n.r. BONDENO. La scuola, come momento fondamentale per tutti i giov...

27/10/2002
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Nuova Ferrara

La nuova scuola fa paura
A Bondeno il dibattito sulla riforma Moratti
I timori dell'assessore provinciale Cinti Luciani

n.r.

BONDENO. La scuola, come momento fondamentale per tutti i giovani, questo l'argomento al centro della discussione proposta dall'associazione Sestante venerdi sera alla sala 2000. Non numerosissimo il pubblico, ma la relazione d'apertura che è stata tenuta dall'assessore provinciale Rita Cinti Luciani e i vari interventi successivi hanno dimostrato quanto sia importante questo settore della vita della società italiana e locale.
Monica Fabbri, presidente di Sestante, ha aperto i lavori sostenendo la necessità di affrontare un argomento come la riforma Moratti in modo concreto, poiché si tratta di formare i giovani e aiutarli ad affrontare il futuro. Ha preso poi la parola l'assessore provinciale all'istruzione Rita Cinti Luciani, che ha illustrato con chiarezza la riforma della scuola lanciata dal ministro Moratti, ma ha anche tracciato le linee di un futuro scolastico meno certo che nel passato. "La riforma Moratti - ha spiegato Rita Cinti Luciani - tende a incanalare i giovani, dall'età di 13 anni, in due settori di formazione: i licei e gli istituti professionali. Una specie di pre-selezione fra studenti capaci e meno capaci, indirizzando i primi verso carriere di alto profilo ed i secondi verso un lavoro meno qualificato e ciò mi sembra difficile da proporre ai tredicenni. Credo che invece si debba puntare alla scuola dei saperi e della cultura e la stessa decisione di cancellare l'obbligatorietà della frequenza scolastica mi sembra un fatto negativo". L'assessore provinciale ha poi sottolineato come ritenga a rischio "l'autonomia scolastica e gli stessi finanziamenti alla scuola pubblica. E in questo senso va la decisione della Regione Emilia Romagna d'intervenire con una propria legge a difesa della scuola pubblica, patrimonio di tutti i cittadini". In provincia di Ferrara, ha spiegato la Cinti Luciani, sono in crescita "le iscrizioni ai licei e in calo gli istituti tecnici e professionali, un segnale che studenti e genitori hanno inteso benissimo ciò che sta succedendo".
Diversi quindi gli interventi di docenti, una insegnante elementare ha detto: "Reputo grave la decisione del ministro di annullare l'obbligatorietà della frequenza scolastica: già dalle prime classi delle elementari assistiamo ad assenze prolungate. E diventa sempre più difficile fare intervenire le autorità di controllo. Discutibile è anche la scelta del maestro prevalente e della riduzione di organici, una visione della scuola inadeguata ai tempi che viviamo". Un docente delle scuole medie ha affermato: "Le parole che sentiamo in convegni e riunioni sono sempre promettenti, poi ci troveremo ogni giorno a fare la lotta per le fotocopie contingentate, con i progetti che non decollano per mancanza di fondi o a fare scelte drastiche, come chiedere contributi alle famiglie per far fronte alle iniziative extra curricolari, un fatto inaccettabile".


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