Nuiova Venezia-Tagli a scuola, aumentano le tasse

Tagli a scuola, aumentano le tasse
Alcuni istituti superiori hanno già stabilito il rincaro per riuscire
a mantenere le proposte formative, altri hanno ridotto le spese all'osso

Serena Spinazzi Lucchesi

VENEZIA. Alcuni hanno già annunciato l'aumento delle tasse scolastiche per il prossimo anno, altri provano a far quadrare il bilancio tagliando all'osso le spese, magari rinunciando per il momento a rinnovare le attrezzature dei propri laboratori. Alla fine del primo quadrimestre, a scrutini quasi ovunque conclusi, gli istituti superiori di Venezia e Mestre tracciano un bilancio dell'anno scolastico, guardando con timore alle sempre più scarse disponibilità finanziarie trasferite dal Ministero dell'Istruzione.
Ad aggravare una situazione già critica, in cui ogni scuola si era vista ridurre i fondi di circa il 50% rispetto all'anno prima, le nuove direttive contenute nella Finanziaria che tagliano del 15% le spese degli enti pubblici, scuole comprese. "Abbiamo i soldi per continuare ciò che era già stato avviato, ma non possiamo rinnovare le attrezzature - così Silvano Jacono vicepreside dell'Istituto Tecnico Zuccante di Mestre commenta l'ulteriore stretta ai cordoni della borsa - Per una scuola come la nostra dove si insegnano informatica e altre discipline scientifiche, rinnovare i computer, i programmi e le attrezzature dei laboratori è fondamentale per la didattica. Invece siamo costretti a rinunciarvi". Rinunce per certi versi condivise anche dal Tecnico Commerciale Foscari-Massari: "Abbiamo tagliato le spese correnti - dice il preside Valter Rosato - e abbiamo dovuto aumentare la tassa d'iscrizione dagli attuali 77 a 100 euro". Solo così sarà possibile proseguire le iniziative di cui la scuola è fautrice, dalla partecipazione alla Fiera delle imprese simulate a Barcellona, in marzo, fino al Progetto Leonardo per l'elaborazione di supporti didattici digitali sui materiali da costruzione. Aumenti in vista anche al Gramsci - Luzzati, dove però la preside Ada Di Nola ha scelto di non incidere troppo pesantemente sulle tasche delle famiglie, passando da 52 euro a 60. "Però oltre a questa tassa - assicura - all'interno della scuola non si deve pagare più nulla, neppure le fotocopie". La strada degli aumenti è stata scelta anche dall'Istituto per il Turismo Gritti, dove si passerà da 77 a 115 euro. "Abbiamo inviato un comunicato ai genitori - spiega la vicepreside Grazia Ferrara - spiegando le ragioni che ci hanno costretto ad imporre questi aumenti". Sia il turistico Gritti che l'alberghiero Barbarigo di Venezia parteciperanno alla Fiera di Barcellona; inoltre l'istituto veneziano è appena stato incaricato, insieme al liceo classico Foscarini di coordinare il Progetto Milione (che ha già portato alcune classi veneziane in Cina nei mesi scorsi) a livello nazionale, organizzando gli scambi di diverse scuole italiane. Anche in questo caso iniziative che dovranno fare i conti con le proprie risorse. Di risorse, umane e non solo finanziarie, parla anche Angela Pisciotta preside del liceo classico Marco Polo e del magistrale Tommaseo: "I licei hanno meno esigenze economiche rispetto agli istituti tecnici, perché hanno meno attrezzature da rinnovare. Però il fatto di avere gli insegnanti a 18 ore, significa avere minore disponibilità per organizzare laboratori o per le sostituzioni interne. Le nostre iniziative sono tutte frutto della buona volontà e della passione dei docenti". Anche sul fronte degli insegnanti, il futuro non è roseo, dato che sembra ormai certo un ulteriore taglio di oltre 12mila docenti in tutta Italia: "Ora - dice il segretario della Cgil scuola Luigi Rossi - attendiamo le ricadute".