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Non possiamo sempre ripartire da zero

dal Tirreno Se una riforma tira l'altra... "Non possiamo sempre ripartire da zero" Brocca: nella scuola verificare i risultati delle sperimentazioni Roncaglia: enti locali, rinvio sui nuovi poter...

23/09/2002
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dal Tirreno

Se una riforma tira l'altra...
"Non possiamo sempre ripartire da zero"
Brocca: nella scuola verificare i risultati delle sperimentazioni Roncaglia: enti locali, rinvio sui nuovi poteri

di Valeria Volandri

LIVORNO. Qualcuno sostiene che Letizia Moratti potrebbe essere la reincarnazione di Giovanni Gentile, un uomo che seppe imprimere alla scuola un grande cambiamento, dando un volto nuovo al mondo dell'istruzione. Ma la politica di questo ministro secondo alcuni è dominata dalla frenesia delle riforme e dalle sperimentazioni improvvisate. Per discutere di ciò che non va nel mondo della scuola, il comitato "Piazza Maggiore Livorno per l'Ulivo che vogliamo" ha indetto una tavola rotonda, che si è svolta a Palazzo granducale, sul tema "La scuola tra Giovanni Gentile e Letizia Moratti", introdotta dal coordinatore del comitato, Giampaolo Bitossi, e moderata dalla professoressa Isella Piqué. Al momento della tavola rotonda, ancora non era pubblica la notizia dei nuovi tagli della Finanziaria al mondo della scuola, situazione che sicuramente aggraverà le preoccupazioni già sorte.
Il dibattito è stato aperto dall'assessore provinciale all'istruzione, Carla Roncaglia, che ha focalizzato l'attenzione sulle nuove competenze degli enti locali. "Il 2002 - spiega l'assessore - doveva essere l'anno della messa in pratica di queste competenze, ma non è stato così. Mancano gli apparati regolamentativi, senza i quali è impossibile capire cosa accadrà con questo decentramento. Anche l'autonomia scolastica trova grandi difficoltà a decollare per la carenza di risorse".
Significativo l'intervento del professore Beniamino Brocca, ex deputato, responsabile del settore scuola per l'Unione dei democratici cristiani ed artefice dell'omonimo progetto di sperimentazione scolastica. Brocca si è soffermato sulla discontinuità che caratterizza i progetti di riforma scolastica. "Nell'operare cambiamenti - afferma il professore - dovremmo almeno esser sicuri di ottenere qualcosa di positivo. Accanto alle sperimentazioni, occorrono quindi controlli e risultati, non si può buttare tutto al macero e ripartire da zero. Occorre un'idea strategica, non la destrutturazione totale".
La professoressa Ethel Serravalle del Movimento repubblicani europei, che ha diretto la conversazione sul tema della scuola pubblica e privata. "La scuola è sempre pubblica - afferma l'insegnante - perché, ovunque si svolga il processo formativo, la scuola delinea il futuro della società di tutti".
Infine è intervenuta l'onorevole Alba Sasso (Ulivo) che dopo aver narrato la sua esperienza parlamentare, si è soffermata sull'esigenza di una scuola non solo "tollerante" verso la multicultura, ma integrata tra le diversità che ormai regnano nel nostro paese. "Il crocifisso in classe è un chiaro esempio di imposizione di una cultura sulle altre. Per garantire la democrazia è oggi necessario garantire l'inclusione sociale, che deriva dal sapere. Ecco perché occorre una scuola che elevi il livello culturale della popolazione".


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