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Mobilità insegnanti nel caos, «cervelloni informatici in tilt»

sindacati partono all’attacco: «Ritardi e pressappochismo». Ma il Miur minimizza: «La procedura è molto complessa, ci sono migliaia di domande da esaminare». Pubblicata la mobilità dei maestri dell’Infanzia, giovedì tocca alla primaria

28/07/2016
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Corriere della sera

Valentina Santarpia

Dove andrò a lavorare? Dove dovrò risiedere? Che faccio con la famiglia? Sono le domande che- sottolineano i sindacati della scuola- si fanno tutti i giorni i prof della mobilità, ovvero quei 200 mila insegnanti su 700 mila- una vera e propria transumanza- hanno fatto richiesta di essere spostati da una sede all’altra, per i prossimi tre anni. Una mobilità straordinaria, come voluto dalla riforma 107, per permettere sia ai vecchi che ai nuovi assunti di trovare una collocazione più idonea al proprio ruolo professionale ma anche più adatta alle proprie esigenze personali e familiari. Tanto straordinaria che anche il cervellone del Miur, che doveva raccogliere le richieste e incrociarle con le disponibilità, «è andato in tilt», accusano i sindacati. Risultato? «I docenti interessati, che avrebbero dovuto ricevere una comunicazione personale via e-mail, si sono visti recapitare un messaggio senza alcuna indicazione della sede ottenuta», scrivono Cgil-Cisl-Uil. E solo mercoledì mattina, «con ulteriori 36 ore di ritardo rispetto alla scadenza fissata (che era il 26 luglio, ndr), almeno per i docenti della scuola dell’infanzia è finito l’indecoroso balletto dello slittamento della pubblicazione dei trasferimenti riguardanti i neo assunti nelle fasi B, C e D», spiega Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda insegnanti. I docenti di scuola primaria invece dovranno aspettare fino al 29 luglio quale sarà la loro sede di lavoro a partire dal prossimo primo settembre.

Le scuse del Miur

Il ministero dell’Istruzione si scusa per i ritardi, ma sottolinea: «Quest’anno è una mobilità straordinaria come previsto dalla legge», e quindi la procedura è stata «straordinaria anche nei tempi e nei numeri». La fase in corso «riguarda la mobilità interprovinciale - sottolinea ancora vila Trastevere - per la quale sono pervenute quasi 100.000 domande», oltre 32 mila solo per la primaria. «Che si aggiungono alle oltre 100.000 della fase provinciale già conclusa». Insomma, assicura lo staff della ministra Stefania Giannini, «nessun pressappochismo», «nessun cervellone in tilt o disfunzione», come accusano i sindacati, «ma appunto una procedura «complessa», resa ancora più complessa dal contratto. E che ancora è lungi dall’essere definita conclusa: il 3 agosto saranno pubblicati gli elenchi della mobilità per gli insegnanti di scuola secondaria di primo grado, il 13 quelli di II grado.

I tempi strettissimi

E comunque «restano ferme le tempistiche relative all’individuazione delle competenze dei docenti», ricorda il Miur. Come dire: la mobilità non blocca la chiamata diretta, e quindi i prof dopo aver ricevuto l’indicazione della sede dovranno ancora capire in quale scuola andranno ad insegnare effettivamente dell’ambito territoriale assegnato. Solo considerando gli insegnanti di infanzia e primaria, a partire dal 29 luglio i dirigenti scolastici degli istituti potranno cominciare a pubblicare gli avvisi relativi alle loro scuole. E sempre dal 29 luglio e fino al 4 di agosto i docenti di infanzia e primaria potranno inserire sul portale Istanze on line i loro CV. Entro il 1° settembre il preside dovrà scegliere gli insegnanti di cui avrà bisogno, che dovranno entrare in servizio. I tempi? Strettissimi


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