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Messaggero-Troppe assemblee a scuola: meno vacanze

2003 Il ministero dell'Istruzione: non sono attività didattiche, bisogna aggiungere giorni extra al calendario Troppe assemblee a scuola: meno vacanze ROMA - Come bisogna considerare le assembl...

28/05/2003
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Il Messaggero

2003
Il ministero dell'Istruzione: non sono attività didattiche, bisogna aggiungere giorni extra al calendario
Troppe assemblee a scuola: meno vacanze
ROMA - Come bisogna considerare le assemblee scolastiche? Attività didattiche, formative e utili alla crescita e al confronto, oppure triti rituali, buoni solo per prendersi una mattinata di vacanza? Il ministero dell'Istruzione, e in particolare il suo ufficio legislativo, sembra propendere per la seconda ipotesi. A un preside di Palermo che chiedeva se i giorni di assemblea andassero calcolati all'interno dei 200 giorni annuali di 'obbligo" scolastico, è stato infatti risposto di no: non sono attività didattiche, quindi gli studenti dovranno recuperare i giorni 'persi" a discutere in aula magna. Il giro di vite per adesso riguarda questa specifica scuola siciliana che ha posto il quesito, ma è probabile che lo stesso criterio verrà poi applicato in tutta Italia.
La cosa più strana è che la legge dice esattamente il contrario: lo svolgimento delle assemblee è regolato dai decreti delegati del 1975, secondo i quali è possibile svolgere una riunione di classe e una di istituto al mese, escluso l'ultimo mese di lezioni. "Queste attività - spiega Giorgio Rembado, presidente dell'Associazione nazionale presidi - sono considerate alla stregua delle ore di lezione e dunque rientrano nei 200 giorni di scuola previsti ogni anno. Prima di diffondere il principio che 'un giorno di assemblea equivale a un giorno di vacanza in meno", bisognerebbe dunque aggiornare la normativa. Anche se io sono d'accordo col principio che le assemblee sono altra cosa rispetto all'attività didattica in senso stretto".
A settembre, dunque, quando le scuole dovranno elaborare il Pof (Piano dell'offerta formativa) e il calendario per l'anno scolastico 2003-04, se questo parere diventerà una direttiva del Ministero, agli studenti verrà chiesto quanti giorni di assemblea hanno intenzione di fare. Se la risposta sarà, ad esempio, sei, il calendario di quell'istituto dovrà prevedere un totale di almeno 206 giorni. Ma se poi, nel corso dell'anno, per necessità contingenti, i giorni di assemblea dovessero diventare dieci, i ragazzi saranno costretti a recuperarne quattro. E il principio varrà anche per gli insegnanti, che sono tenuti ad andare a scuola anche nei giorni di assemblea.


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