Messaggero-Sui banchi lezioni d'amore

Sui banchi lezioni d'amore
Sei manuali educano i ragazzi alla salute del corpo e dell'anima
di CARLA MASSI

ROMA - "Metti e rimetti i vestiti della scorsa stagione e ti sembra che tutto faccia schifo?", "Non sopporti la tua immagine allo specchio?", "La bilancia ti guarda come un giudice pronto alla condanna?". Brutto segno. O meglio "brutti segni" come si legge su un uno dei sei manuali che i ministeri della Salute e dell'Istruzione hanno preprato insieme per i ragazzi dellle prime due classi delle scuole superiori. Libretti destinati ad educare alla salute. Sia quella strettamente medica (obesità, disturbi dell'alimentazione, droga, incidenti domestici, virus), sia quella dell'anima (l'amore e l'amicizia). Nessun inutile pudore e neppure pedanteria: le guide del progetto "Missione salute" sconfinano dai disturbi sessuali femminili e maschili, all'importanza dell'immagine, alla "prima volta", fino al modo corretto di fare la spesa al supermercato, alle regole della respirazione bocca a bocca, ai sistemi per proteggersi dall'Aids.
I manuali, come ha spiegato il ministro dell'Istruzione Letizia Moratti, non saranno consegnati direttamente ai ragazzi, ma saranno gli strumenti con i quali gli insegnanti faranno lezione. "Il progetto è in linea con la riforma scolastica che prevede, anche nei futuri piani di studio, l'educazione alla convivenza civile nella quale rientra appunto anche quella alla salute e all'ambiente".
"L'amore con amore - Incontri ravvicinati di tutti i tipi" svela le ragioni dell'innamoramento e spazza via i luoghi comuni come quello che "le ragazze amano più dei ragazzi". Oppure che "le ragazze sono più fragili dei loro compagni". La passione "non è sempre rassicurante" e "mettersi in gioco significa affrontare il rischio di un rifiuto". Zucchero e miele è spalmato su tutte le pagine, anche quando la "Missione salute" affronta il dramma amore finito. Definito come una malattia che finisce, che "quando sarà passata scoprirai che questo grande dolore ti ha insegnato tantissimo".
Aids, ma non solo. Le informazioni vengono allargate alle malattie sessualmente trasmissibili in generale, come la sifilide e la gonorrea. "Ai ragazzi va insegnato come proteggersi ma va anche spiegato come agisce un virus - aggiunge il ministro Sirchia -. Che cosa è un portatore sano. Che cosa significa rischiare". Anche la "prima volta", anche prendendo la pillola contraccettiva. Parole scientifiche, schede tecniche ma anche un po' di gioco tra fumetti, forse, un po' troppo ingenui per i ragazzi tra i 14 e i 16 anni. "L'educazione alla salute - spiega il ministro Moratti - non sarà una vera e propria disciplina in più da aggiungere alle altre. Innanzitutto ci siamo richiamati alle linee guida tracciate dall'Organizzazione mondiale della sanità ricordando che salute non significa solo assenza di malattie". Che significa evitare l'obesità, controllare il fumo, l'alcol, le droghe. Messaggi difficili da far passare ad una generazione che, come dimostrano sondaggi su sondaggi, non vede il rapporto esistente tra i comportamenti e gli effetti sull'organismo.