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Messaggero-Sicurezza.ora parte una campagna

ora parte una 'campagna' ROMA - L'ordinario non basta più. Una scuola su due è fuorilegge, non ha il certificato di agibilità statica e non c'è più tempo per aspettare. Il 31 dicembre 2004 scad...

06/11/2002
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Il Messaggero

ora parte una 'campagna'
ROMA - L'ordinario non basta più. Una scuola su due è fuorilegge, non ha il certificato di agibilità statica e non c'è più tempo per aspettare. Il 31 dicembre 2004 scade, per la sesta volta, la legge per la messa a norma degli edifici scolastici. Ma per rimettere in sesto il patrimonio edilizio disastrato occorrono molti milioni di euro. Francesco Rutelli, al termine del vertice dell'Ulivo, ha rivolto un appello al Centro-destra. "Basta polemiche. Proponiamo alla Casa delle libertà - ha detto - di sottoscrivere con noi gli emendamenti alla Finanziaria per la sicurezza negli edifici scolastici e il rispetto delle norme antisismiche e antincendio. L'iniziativa per una volta potrebbe accomunare maggioranza e opposizione. Si tratta di una proposta unitaria che speriamo sia accolta dal centrodestra". Insomma, una legge bipartisan per risanare le scuole.
Secondo la Cgil ci vogliono almeno 5 milioni di euro. "Eppure il governo nell'ultima Finanziaria ha pressoché cancellato gli stanziamenti - accusa il segretario nazionale della Cgil-scuola, Enrico Panini - Duecento miliardi di vecchie lire destinati alla sicurezza delle scuole sono spariti. Perché? Il ministro ha responsabilità politiche. Da otto mesi aveva nel cassetto il rapporto sulla stato dell'edilizia, ma non ha fatto nulla". Il ministero aveva fatto svolgere un'indagine a tappeto sulle 10.800 scuole pubbliche. A tutti gli istituti era stata inviata una scheda particolareggiata da restituire via Internet, chiedendo se erano stati fatti lavori di manutenzione, se esiste il certificato di agibilità statica o se era tutto in regola per la prevenzione incendi. E altro ancora. Il 90% degli istituti ha risposto. Via via che sono stati accumulati i dati l'emergenza è apparsa evidente.
Massimo Di Menna, segretario nazionale della Uil-scuola, invoca "leggi straordinarie e fondi straordinari". "Non è più il tempo di aspettare - dice il sindacalista - Il 15% degli istituti risulta infatti inadempiente rispetto alle procedure di prevenzione dei rischi. Livello che supera il 20% tra le scuole sarde e calabresi, mentre scende al minimo dell'8% in Emilia Romagna. Il governo deve varare un piano urgentissimo di adeguamento alle norme".
Anche l'opposizione si mobilita: "Abbiamo presentato un'interrogazione in Senato - spiega Chiara Acciarini, parlamentare dei Ds - Chiediamo spiegazioni al governo sui tagli dei fondi. E chiediamo quali interventi intendano porre in atto per accrescere la sicurezza nelle scuole, soprattutto con quali investimenti. La Finanziaria va modificata".
Un altro appello è partito dai Comuni e dalle Province, che hanno la competenza diretta sulla messa a norma e la manutenzione dei 32.000 edifici scolastici del Paese, calcolando anche sedi staccate e succursali. "Metteteci nella condizione di garantire scuole sicure", dicono. Hanno anche inviato una lettera al presidente del Consiglio e al ministro dell'Istruzione Letizia Moratti chiedendo l'apertura di un tavolo tecnico sui problemi dell'edilizia. "Questo incontro - scrivono Anci e Upi - si rende urgente per verificare le iniziative da prendere dopo i drammatici fatti del terremoto". Sindaci e assessori lo chiedono da tempo, ma con scarsi risultati.

A. Ser.


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