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Messaggero - Scuola,ripensamento sul Cda:

Scuola,ripensamento sul Cda: cancellato ROMA - Con un emendamento approvato ieri la Commissione cultura di Montecitorio ha modificato uno degli articoli chiave della riforma sugli organi collegiali...

21/02/2002
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Il Messaggero

Scuola,ripensamento sul Cda:
cancellato
ROMA - Con un emendamento approvato ieri la Commissione cultura di Montecitorio ha modificato uno degli articoli chiave della riforma sugli organi collegiali della scuola. L'emendamento ha cancellato il "Consiglio di amministrazione" ed introdotto il "Consiglio di scuola". Il cambio di nome, però, non ha convinto l'opposizione, che in precedenza era insorta contro i "criteri aziendalisti che ispirano la riforma". L'ex ministro dell'Istruzione Luigi Berlinguer ha commentato così la modifica: "La destra prima ha chiamato con il suo vero nome la "scuola azienda", poi si è spaventata dell'impatto e ora se la cava dando un nome diverso agli organi collegiali".
Una delle principali novità del disegno di legge in discussione era stato proprio il "Consiglio di amministrazione" per ogni istituto. Quando venne approvato un paio di mesi fa ci furono molte reazioni negative, non soltanto da parte dell'opposizione. L'accusa principale era stata: "Vogliono governare la scuola come se fosse una fabbrica". Ma ora, al posto del Cda arriva il Cds. Il cambiamento è stato condiviso anche dal ministro dell'Istruzione che ha preso parte alla riunione della Commissione. La Moratti ha sempre smentito l'idea che le riforme sulla scuola si ispirassero a criteri "aziendalisti".
Intanto, sulla composizione delle rappresentanze interne i giochi sono ancora aperti. Il provvedimento dovrà andare in Senato e ci sono parlamentari che chiedono di "dare più peso agli insegnanti". Francesco Bevilacqua, di An, dice: "Contrariamente a quanto previsto, la presenza di 5 genitori e 3 docenti non va bene: dovrà essere paritaria, 4 più 4. Possiamo essere d'accordo, invece, con la suddivisione di 3 docenti, 3 genitori e 3 studenti alle superiori".
La Cisl ieri ha protestato. Anche Daniela Colturani contesta la "decisione di ridimensionare il ruolo dei docenti".


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