FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3765965
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Messaggero-Parificate e pubbliche, ai supplenti unico punteggio

Messaggero-Parificate e pubbliche, ai supplenti unico punteggio

Parificate e pubbliche, ai supplenti unico punteggio Scuola, il Consiglio di Stato 'dà ragione' alla Moratti. Il nuovo sistema sarà valido dal prossimo settembre ROMA - Le supplenze prestate nell...

27/03/2002
Decrease text size Increase text size
Il Messaggero

Parificate e pubbliche, ai supplenti unico punteggio
Scuola, il Consiglio di Stato 'dà ragione' alla Moratti. Il nuovo sistema sarà valido dal prossimo settembre
ROMA - Le supplenze prestate nelle scuole paritarie hanno lo stesso valore di quelle prestate nelle scuole statali e danno diritto, quindi, a uguali punteggi. Lo stabilisce una sentenza del Consiglio di Stato (1102/2002), che chiude a favore del ministero dell'Istruzione un pesante contenzioso sui precari della scuola. A renderla nota è la newsletter della rivista "Tuttoscuola". La sentenza, in sostanza, dà ragione al ministro dell'Istruzione Letizia Moratti. Infatti, ha riconosciuto legittima la norma inserita l'estate scorsa dal ministro nel decreto legge di unificazione degli scaglioni per le graduatorie permanenti dei docenti, riconoscendo "pari dignità al servizio prestato nelle scuole paritarie".
Il punteggio unico entrerà in vigore dal prossimo anno scolastico. Servirà per compilare le nuove graduatorie e fare le nomine per il 2002-2003. Ma il calcolo decorrerà dal settembre 2000, ossia da quando la parità tra pubblico e privato è diventata legge dello Stato. Gli anni precedenti, invece, continueranno ad essere calcolati la metà. Un anno di lavoro nelle private prima del decreto Moratti dava diritto al 50% del punteggio maturato nelle pubbliche. Era il "prezzo" pagato dagli insegnanti delle scuole private, perché assunti attraverso una "corsia preferenziale" senza passare per le trafile dei colleghi dello Stato.
Il Consiglio di Stato è intervenuto dopo una valanga di ricorsi piombati sul ministero. Migliaia di docenti delle private si erano rivolti al Tar rivendicando uguale trattamento. I sindacati erano insorti: "Non ci sono condizioni pari di partenza". E con il ministro Moratti avevano aggiunto un ulteriore capitolo alla vertenza già in piedi per altri motivi (stipendi, finanziamenti e rilancio della scuola pubblica).
Facendo riferimento alla legge di parità scolastica, sottolinea ancora la rivista, il ministro aveva previsto che i servizi di docenza prestati nel nuovo regime paritario dal primo settembre 2000 venissero valutati con uguale punteggio sia per supplenti di scuola statale sia per quelli di scuola paritaria. I sindacati avevano organizzato dei contro-ricorsi, impugnando la legge per presunta illegittimità costituzionale, in quanto trattava in modo uguale situazioni di supplenza originate da condizioni diverse: nella scuola statale nomine attraverso graduatorie, nella scuola paritaria nomine per chiamata diretta.
Intanto, da Campobasso il presidente della Repubblica Ciampi lancia un messaggio di fiducia: "La scuola italiana non si deve ripensare o reimmaginare, va resa migliore e più aderente alla società che cambia". Ciampi non entra nel merito della riforma, ma difende il nostro sistema di istruzione: "La scuola italiana è una scuola valida. Ne sono convinto perché io sono uno dei suoi figli. Così come lo sono i miei figli e i miei nipoti".

A. Ser.


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL