mESSAGGERO-Moratti: "Nessun simbolo religioso nelle aule ad eccezione del crocifisso"

QUESTION TIME SU OFENA
Moratti: "Nessun simbolo religioso nelle aule ad eccezione del crocifisso"
Il caso del crocifisso di Ofena ha tenuto banco ieri pomeriggio in Parlamento. In particolare il ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, ha risposto durante il 'question time' ai chiarimenti richiesti da Federico Bricolo della Lega Nord che nella sua interrogazione aveva citato proprio il caso Ofena.
"Non è consentito nelle aule scolastiche - ha ribadito Letizia Moratti - affiggere simboli religiosi, fatto salvo il crocifisso come previsto dalle legislazioni vigenti". In particolare, poi, il ministro si è soffermato sul recente episodio che ha visto ancora protagonista Adel Smith. "La mattina del 15 settembre - ha spiegato la Moratti - il signor Adel Smith nell'accompagnare il figlio a scuola aveva chiesto di poter appendere un quadro raffigurante il simbolo dell'Islam. Il quadro era stato appoggiato su una panca in corridoio e, dopo l'uscita degli alunni, gli insegnati lo avevano affisso nell'aula. Il giorno successivo, prima dell'inizio delle lezioni, il quadro è stato rimosso e ritirato dal genitore che lo aveva portato". Più in generale il ministro Moratti ha poi sottolineato che "il Governo intende valorizzare nella scuola la cultura ed i valori del nostro Paese, incluse le radici cristiane. In questa ottica il sistema di istruzione e di formazione delineato dalla legge 53 del 28 marzo 2003 è orientato essenzialemnte alla crescita spirituale e morale della persona che rappresenta la premessa indispensabile per una reale comprensione dei valori della nostra cultura".
D.D.V.