FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3775663
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Messaggero-Moratti ai prof: "Gli aumenti subito"

Messaggero-Moratti ai prof: "Gli aumenti subito"

Sabato 5 Aprile 2003 Si stimano 150 euro lordi mensili in più per ogni insegnante. I sindacati: "Fondi ridotti, non sono stati rispettati gli accordi" Moratti ai prof: "Gli aumenti subito" Il G...

06/04/2003
Decrease text size Increase text size
Il Messaggero

Sabato 5 Aprile 2003
Si stimano 150 euro lordi mensili in più per ogni insegnante. I sindacati: "Fondi ridotti, non sono stati rispettati gli accordi"
Moratti ai prof: "Gli aumenti subito"
Il Governo stanzia 325 milioni di euro per avvicinarsi agli 'stipendi europei"
di ANNA MARIA SERSALE

ROMA - "Ci sono le risorse per il contratto", è così che Letizia Moratti ha annunciato l'accordo con il collega Giulio Tremonti. Il ministro dell'Istruzione è riuscito a convincere il responsabile dell'Economia che la scuola non ha più i conti in rosso e che non c'è ragione per bloccare gli aumenti salariali. Il Consiglio dei ministri ha ratificato l'accordo e approvato lo stanziamento dei fondi per "valorizzare" la funzione docente, allo scopo di avvicinare il reddito dei nostri insegnanti a quello del resto d'Europa. La Moratti ha poi annunciato quanto metterà il governo sul piatto della bilancia: 325 milioni di euro per il 2002-2003, di cui 191 milioni per l'anno scolastico in corso e 134 per gli ultimi mesi del 2003. Inoltre al personale tecnico-amministrativo verrà destinato un importo di 75 milioni di euro per il 2003, derivanti dalle "economie". Di quest'ultima cifra, assicura ancora la Moratti, 60 milioni di euro potrebbero essere assegnati a regime, ossia in forma stabile. Quanto andrà nella busta paga di ogni singolo professore? Il ministero non ha indicato in modo netto cifre pro-capite. Però, ha abbozzato una stima: "A conti fatti, quando verrà computato tutto, cominciando dal recupero dell'inflazione già approvato con l'ultima Finanziaria, calcolando tutte le voci stanziate, si dovrebbe arrivare a 150 euro lordi mensili".
Ora, dopo l'offerta del governo, dovranno riprendere le trattative tra i sindacati e l'Aran. Ma le trattative non si annunciano facili. Cgil, Gilda e Cobas accusano: "Rispetto alle promesse iniziali i fondi sono stati ridotti". E Alessandro Ameli, coordinatore della Gilda, avverte: "Continuerà lo stato di agitazione". E se la trattativa dovesse prendere una brutta piega minaccia: "Lo sciopero generale durante gli scrutini". "A quale ministro dobbiamo credere? - incalza il segretario nazionale della Cgil scuola, Enrico Panini - La decisione del Consiglio dei Ministri ha aspetti paradossali. A fine dicembre 2002 il ministro Moratti si impegnava, dopo attente verifiche, a stanziare 381,25 milioni di euro nel 2003 per i docenti e 85 milioni di euro per il personale tecnico-amministrativo, a partire dal 2002. Dopo oltre 100 giorni dalla definizione di questo impegno, invece, apprendiamo che Palazzo Chigi ha ridotto in modo significativo gli importi". Critico anche lo Snals: "Dopo lo sciopero compatto della categoria - sostiene Fedele Ricciato, confermato nel ruolo di segretario nazionale - finalmente il ministro Tremonti ha certificato le risorse destinate al rinnovo del contratto, scaduto da oltre quindici mesi. Rimangono tuttavia irrisolte le questioni relative alla stabilità degli organici e alle immissioni in ruolo, che rappresentano obiettivi irrinunciabili. Non consentiremo nessuna deroga agli impegni assunti e non escludiamo altre azioni di lotta". Aspri i toni della Margherita: "La scuola paga l'ennesima penale - sostiene Giovanni Manzini, sottosegretario all'Istruzione con il governo dell'Ulivo - Il ministro Tremonti ha scippato agli insegnanti e al personale della scuola 60 milioni di euro frutto dei loro risparmi, che per legge devono essere reinvestiti nella scuola stessa".
Positivi i commenti della Uil. Per Massimo Di Menna è "importante" che sia stata superata la querelle legata alla definizione delle risorse. "Però la notizia - aggiunge Di Menna - deve ora trasformarsi in una formale convocazione all'Aran. Dopo 15 mesi dalla scadenza del contratto, i salari fermi al 2001, uno sciopero che ha coinvolto in modo significativo tutto il personale della scuola, occorre giungere rapidamente alla chiusura del contratto e far arrivare i soldi in tasca agli insegnanti e al personale Ata".


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL